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Nel decennale della scomparsa di Walter Bonatti, il Museomontagna di Torino fino al 5 dicembre presenta la mostra Stati di grazia, frutto e coronamento del lavoro, con Club Alpino Italiano, Regione Piemonte, Fondazione CRT e Fondo Europeo Sviluppo Regionale, di riordino, catalogazione e digitalizzazione dell’Archivio Walter Bonatti, donato al Museo l’8 agosto 2016 dagli eredi dell’alpinista ed esploratore.

L’esposizione s’inserisce in un percorso per l’impegno del Museo nell’incremento, lo studio e la promozione delle culture delle montagne.

Con il passaggio dall’alpinismo all’esplorazione, nel 1965, Bonatti trasferì nei suoi viaggi la voglia di cercare confini dove mettersi alla prova, tra ambienti estremi dove cercare spazi, esperienze sensoriali, introspezione e libertà.

Quello di Walter Bonatti è l’archivio di una storia immensa e il progetto, curato da Roberto Mantovani e Angelo Ponta, ha deciso di approfondire il tema che dà titolo alla mostra e che corre lungo l’intera biografia dell’alpinista, che contribuisce a riflettere sull’interesse e sull’affezione che tuttora circondano il personaggio.

Molto del fascino che Bonatti continua a esercitare è nella sua disponibilità a incontrare l’ignoto, anche il non umano, per scoprire qualcosa di nuovo e riscoprire qualcosa di antico, mettendolo a frutto in maniera anche imprevista, e poi raccontarlo, e attraverso il racconto arrivare a comprendere qualcosa in più.

Il tutto per una memoria che trova nuovi alimenti e stimoli, anche interdisciplinari, nell’immensa mole di materiali che il Museo conserva, per un viaggio nella storia dell’alpinismo, dell’avventura, del giornalismo delle terre inesplorate, e della società dalla metà del Novecento.

Perciò nella mostra non si vuole ricostruire la storia di Walter Bonatti, quanto mettere in luce il filo che lega le sue avventure e le sue emozioni, dalla montagna al mondo anche riproducendo alcuni degli ambienti nei quali Bonatti si è immerso, dalle grandi pareti delle Alpi ai confini del pianeta con ghiacci, foreste e vulcani, provando a suscitare nel visitatore qualche suggestione e a sviluppare una partecipazione emotiva al mondo bonattiano.

Per la visita alla mostra è necessario effettuare la prenotazione telefonando al numero 0116604104 dal martedì al giovedì 10.00-17.30, venerdì 12.00-19.30.