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Fino all’11 luglio, presso il Palazzo delle Arti di Napoli, la mostra fotografica Ojos que no ven corazón que no siente racconta Frida Kahlo, una delle pittrici più carismatiche del XX secolo.

La Frida Kahlo Corporation ha scelto Napoli come la prima città europea per ospitare la mostra prodotta da Next Exhibition, curata da Alejandra Lopez, con il patrocinio dell’Ambasciata del Messico, del Consolato del Messico a Napoli e del Comune di Napoli.

Per la prima volta in Europa è mostrata al pubblico una selezione unica, di fotografie e lettere che si rifanno a momenti noti e inediti della vita di Frida Kahlo, che rivela uno sguardo intimo e privato sull’artista più conosciuta e amata del Messico.

Ojos que no ven, corazón que no siente contiene fotografie, lettere e immagini inedite di Frida sulla vita privata e artistica di una delle icone del Novecento, dalle fotografie scattate dal padre Guillermo dopo la morte della madre di Frida a quelle dalla giovinezza dove si vestiva con abiti da uomo, fino alle immagini che del sodalizio artistico con il gallerista Julien Levy, che rese possibile la prima mostra personale della Khalo.

Ma l’esposizione racconta anche la vita personale dell’artista, caratterizzata da una difficile condizione fisica e con una forte capacità di reazione e resilienza di fronte alle avversità, trasformando la sua immobilità in opportunità, diventando una fonte d’ispirazione per tante persone nel mondo.

Il percorso dedica un ampio spazio a fotografie e lettere su uno degli aspetti più noti dell’esperienza privata e artistica di Kahlo, l’incontro con Diego Rivera, amore tormentato di una vita, tra tradimenti, ripicche e improvvisi ritorni di fiamma.

L’ultima sala dello spazio espositivo è dedicata alla visione di Le relazioni pericolose degli artisti, docufilm prodotto da Sky Arte che ripercorre la relazione tra Frida e Diego, simboli dell’amore tormentato per eccellenza, che ebbero nelle arti visive un terreno di scambio e condivisione quanto mai fertile, con un talento espresso con violenza nei quadri, opere che lasciano intravedere la sofferenza più intima della donna, prima ancora che dell’artista, e che creano un’empatia formidabile con lo spettatore, stupito di fronte al genio della Kahlo.

Orari: dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle ore 20; sabato e domenica dalle ore 9.30 alle ore 21.30 (ultimo ingresso consentito un’ora prima dell’orario di chiusura) .