Tra le dolci colline della provincia di Firenze, il piccolo borgo di Vinci è oggi noto in tutto il mondo per aver dato i natali a Leonardo, il genio del Rinascimento europeo.

Edificato nell’Alto Medioevo, il borgo di Vinci ha il suo cuore nel Castello che fu dei Conti Guidi dall’anno 1000 fino al 1254, quando fu sottomesso a Firenze e trasformato in comune.

Il Castello dei Conti Guidi, oggi seconda sede del Museo Leonardiano, è noto come il castello della nave per la forma che ricorda la sagoma di un’imbarcazione a vela e all’interno conserva stemmi affrescati e scolpiti e la ceramica Madonna col Bambino di Giovanni Della Robbia.

Dalla sua terrazza si ammira il suggestivo paesaggio toscano, molto simile a quello che Leonardo raffigurò nei suoi disegni del paesaggio.

A Vinci tutto parla del Genio del Rinascimento, infatti il Museo Leonardiano è una delle raccolte più ampie di macchine e strumenti del Leonardo tecnologo e ingegnere.

I modelli, arricchiti da animazioni digitali, testimoniano la vastità dei suoi interessi, mentre laboratori e visite guidate a tema rendono unica la scoperta della città di Leonardo.

Da vedere anche la Chiesa di Santa Croce, dove Leonardo venne battezzato, e gli angoli del borgo dove si trovano le opere di arte contemporanea a lui dedicate, come la scultura di Mario Ceroli in piazza del Castello, il Cavallo in bronzo realizzato da Nina Akamu, la Piazza dei Guidi disegnata da Mimmo Paladino.

Tra i luoghi del borgo è da visitare la Biblioteca Leonardiana, centro di documentazione di livello internazionale e ideatrice, insieme all’Università di Firenze, dove si possono consultare gratuitamente tutti i manoscritti di Leonardo e la Casa natale di Leonardo nella frazione di Anchiano, dove il Vinci nacque nel 1452 e un ologramma di Leonardo conduce attraverso immagini, ricordi e paesaggi che evocano la storia della sua vita tra Vinci e Firenze.

Oltre ai luoghi leopardiani, Vinci ha le produzioni eccellenti dell’olio extravergine d’oliva e del vino Chianti, con quattro denominazioni d’origine come Chianti DOCG, Chianti Montalbano DOCG, Bianco dell’Empolese DOC, Colli dell’Etruria Centrale DOC, e un Vin Santo Montalbano, l’Occhio di Pernice DOC, che è perfetto da accompagnare con i cantuccini.

In tema di eccellenze, la dispensa di questa terra granducale vede anche altre interessanti sorprese, come i pecorini freschi, che ben si combinano con i mieli spontanei prodotti nella zona, alle finocchione e i salami lardellati, senza dimenticare gli ortaggi e l’olio evo.