Santa Caterina del Sasso è un vero e proprio successo del territorio varesino, con 30mila visitatori fra maggio e giugno, di cui 25mila paganti, è un incasso vicino ai centomila euro.

Il successo delle nuove idee proposte l’Eremo, con il biglietto a pagamento dal 1 maggio scorso, 5 euro intero, 3 il ridotto, uno per l’ascensore, è evidente nei numeri.

Il presidente della Provincia Emanuele Antonelli ha detto che a maggio sono stati venduti 4.803 biglietti interi, 6.276 ridotti, 2.000 circa gratuiti di cui il 70% minori di 18 anni; a giugno 6.562 interi, 7.481 ridotti, 3.000 circa gratuiti di cui un altro 70 per cento di minori.

L’introduzione della bigliettazione ha favorito una nuova gestione degli afflussi, difficile quando quelli gratuiti non consentivano di evitare picchi di sovraffollamento, soprattutto nei giorni del fine settimana in cui l’Eremo è meta delle gite de chi proviene dal territorio.

Inoltre l’incasso è molto significativo, poiché dal 1° maggio al 9 luglio sono entrati nelle casse della biglietteria 116.127 euro, di cui 16.397 per l’ascensore e 99.730 per la visita dell’Eremo, che hanno lo scopo di far proseguire nel rilancio di uno dei luoghi più belli della provincia e non solo dal punto di vista turistico, ma anche religioso, per fare investimenti che la possano rendere ancora più attrattiva.

Con il ricavato degli ingressi sarà possibile migliorare anche le attività d’informazione, attraverso la stampa di nuovi opuscoli e brochure a disposizione dei visitatori.

Per valorizzare un luogo così suggestivo e affascinate, l’introduzione del ticket e l’ampliamento dell’orario di apertura erano due misure doverose, inoltre c’è l’intenzione di organizzare mostre e iniziative culturali che saranno un ulteriore motivo d’interesse e aumenteranno l’attrattività del luogo.

Con l’ingresso gratuito l’Eremo accoglieva ogni anno quasi 300mila visitatori, molti dei quali abituali, con il culmine ad agosto, normali livelli da maggio a settembre e un calo sensibile da ottobre a febbraio, tranne che in occasione di festività religiose, contro una proiezione attuale stimata tra 150 e 180mila unità, ma il confronto con gli anni precedenti ha poco significato, soprattutto per le 30mila presenze annue per l’afflusso all’area del Quiquio, meta di famiglie che non visitano l’Eremo, ma aumentano le presenze turistiche nella zona, che non ha subito variazioni con l’introduzione del biglietto.