Pentola dal design inconfondibile e dalla qualità indiscutibile, presente nelle famiglie italiane degli anni del boom economico, la Lagostina non è solo l’azienda della storica Linea, carosello che fece divertire grandi e piccoli dagli anni Settanta ai Novanta, ma è anche parte della storia economica del Lago Maggiore, con le sue radici che affondano a Omegna.

Tutto ebbe inizio il 1 agosto 1901, quando Carlo Lagostina e il figlio Emilio comprarono una fabbrica specializzata nella produzione di posate di ferro stagnato a Omegna.

Pochi anni dopo la morte improvvisa del padre portò Emilio, a soli 24 anni, alla guida della nuova impresa che, grazie al suo coraggio e una forte spinta verso il futuro ebbe un gran numero di commissioni anche durante la prima guerra mondiale.

Mentre i sindacati s’impegnavano nelle prime agitazioni operaie in Italia. Emilio Lagostina si dimostrò non solo un tecnico esperto, ma anche molto più attento di quanto sembrasse alle condizioni dei lavoratori.

Intanto Massimo Lagostina, nipote di Emilio, arrivato in azienda a ventuno anni, ebbe la felice intuizione di introdurre l’acciaio inossidabile, un materiale puro e splendente, resistente alla corrosione e duraturo nel tempo.

Cosi nel 1933, dopo aver superato le difficoltà tecniche per la produzione, Lagostina fu la prima in Italia, oltre che in Europa e nel mondo, a produrre dei tegami in acciaio inossidabile e un anno dopo propose la serie di pentole del modello Casa Mia, esposto ancora oggi al Museo d’Arte Moderna di New York.

La seconda guerra mondiale vide la Lagostina, spinta dagli eventi, a convertire la sua produzione in materiale bellico, poi nel 1948. Con la morte di Emilio, fu nominata Presidente la vedova Adele, una delle prime donne in Italia a guidare un’azienda che era ormai un nome conosciuto, grazie alla produzione di pentole e posate in acciaio inossidabile.

Il biennio 1956-57 vide la nascita del fondo Thermoplan, che fu utilizzato fino al 2000, mentre il ferro stagnato fu abbandonato per una totale riconversione all’acciaio inossidabile, grazie anche a Massimo, che si aprì a nuovi mercati, dai Paesi dell’Europa  Centrale alla Grecia, al Venezuela cui seguirono nel decennio successivo Canada e Israele.

Slogan di quegli anni fu “Più sapore in metà tempo” che lanciava un nuovo e rivoluzionario prodotto, la pentola a pressione.

Ma il vero simbolo della Lagostina venne proposto nel 1969 dal disegnatore Osvaldo Cavandoli, un curioso Omino, insoddisfatto e brontolone, che divenne il protagonista di uno dei Caroselli più amati, La Linea, dove il personaggio incontra nel suo cammino numerosi ostacoli e spesso si rivolge al disegnatore in un linguaggio incomprensibile perché disegni la soluzione ai suoi problemi.

La voce della Linea era Giancarlo Bonomi, che gli fornì una parlata onomatopeica dal vago accento milanese, unita alla colonna sonora in stile jazz curata da Franco Godi e Corrado Tringali.

Nel frattempo Lagostina avviò un processo di diversificazione delle linee di prodotto, cosi alla linea Classico e alla Moon Line, dal taglio più sofisticato, fu affiancata la più economica Cadette, destinata al mondo borghese, oltre a consolidare la presenza all’estero, in particolare in Giappone, a Taiwan e nel Sud Est Asiatico.

La pentola a pressione si arricchì della funzione della cottura a vapore, mentre gli altri prodotti si perfezionarono nelle tecnologie, come il triplo fondo Lagoplan, oltre che per estetica, ergonomia e originalità.

Nel 1986 fu lanciata la Pastaiola, una pentola per cuocere e scolare la pasta e un anno dopo fu introdotta Slippy, la prima padella in acciaio inossidabile rivestita con antiaderente e nel 1989 fu il turno di Modia, la prima linea di Accademia Lagostina con il logo della Giugiaro, che con la Lagostina condivide l’idea di oggetti belli da vedere e utili nel quotidiano.

Nel 2001 Lagostina festeggiò 100 anni, sempre evidenziando l’importanza degli uomini, i loro valori e della loro dedizione al lavoro.

Dopo l’acquisizione da parte del Gruppo Seb, multinazionale francese leader mondiale nel settore dei piccoli elettrodomestici, nel 2005, l’azienda divenne una realtà ancora più competitiva nel grande mercato globale di oggi.

Nel 2014, dopo anni di evoluzione e rinnovamento, la Lagostina cambiò il suo storico marchio e ancora oggi prosegue con una nuova strategia di ampio respiro internazionale, senza rinunciare alla tradizione che l’ha resa grande e al piacere di fare della buona cucina con eleganza e semplicità.