Per giovedì 15 agosto, giorno di Ferragosto, ad Arona sarà presente una versione speciale del “Mercatino del collezionismo I ricordi della soffitta”, tra cose antiche, oggetti strani, rari e particolari, con il nome di Arona in Vintage, presso il Lungolago di Arona fino alle 19 di sera.
Ma che cos’è questo vintage, da molti considerato solo una parola per descrivere in primis capi d’abbigliamento dei decenni passati ma anche oggetti, soprammobili, mobiletti, gioielli?
La parola vintage è francese, ma ha un significato ben diverso, infatti proviene del linguaggio enologico e significa “vendemmia” o “invecchiamento” per far riferimento ai vini delle annate migliori.
Si dovrebbe cosi pronunciarla alla francese ma è più utilizzata la pronuncia inglese.
Oggi ha iniziato a essere utilizzata per identificare oggetti del passato con determinate caratteristiche che determinano il suo pregio rispetto ad altri oggetti usati.
Nel mondo della moda, un oggetto vintage deve avere particolari caratteristiche, come Irripetibilità (moda dell’epoca, tagli, stile), Irriproducibilità (per i materiali più che per lo stile), Desiderabilità, che ha a che fare con le condizioni dell’oggetto, se è in buone condizioni, Essere stato un’icona di una generazione passata e deve essere stato realizzato minimo 20/30 anni fa.
Gli oggetti non devono essere necessariamente già usati, ma possono anche appartenere a stock conservati in qualche magazzino per anni, il che aumenta il loro valore perché praticamente nuovi.
La sua unicità deriva dalla qualità del capo stesso, soprattutto ora che gli oggetti sono fatti per durare al massimo un paio d’anni, in passato erano realizzati per durare decenni, carichi di fascino che ha resistito al tempo e all’usura.
Inoltre sono oggetti che non si trovano più, perché difficilmente realizzabili oggi, per i materiali impiegati e fatti a mano.
Ci sono anche riproduzioni di oggetti vintage, dette retrò o vintage style, cioè prodotti ideati seguendo l’ estetica degli oggetti del passato, a volta anche reinterpretandoli per renderli più moderni, ma non con le stesse tecniche e con i materiali con cui sono stati fatti gli originali.