Con il Natale alle porte tornano i tradizionali mercatini, con le casette di legno dai tetti spioventi, ricche di dolciumi, prodotti tipici e opere d’artigianato, ma com’è nata questa tradizione?
La tradizione dei Mercatini di Natale risale al Medioevo in Germania, quando si aspettavano per tutto l’anno i grandi eventi che si tenevano in periodi particolari dell’anno come l’Avvento, soprattutto nei territori compresi tra la Germania e l’Alsazia.
Allora i contadini erano costretti a rimanere molte ore nelle case per combattere il freddo della stagione invernale, ma dovevano scendere nelle città del fondo valle per scambiare o vendere la propria merce.
Per questo le donne cucivano indumenti tipici e gli uomini modellavano oggetti in legno, da vendere poi in una serie di mercatini dedicati al mondo dell’artigianato.
Avvicinandosi al periodo dell’Avvento questi mercatini vedevano luci, cori e feste in piazza e spesso terminavano il 24 dicembre essendo il mercatino del periodo natalizio.
Solo negli ultimi anni alcuni mercatini sono stati prolungati sino al 1 o anche al 6 gennaio.
I primi Mercatini di Natale erano detti di San Nicola, essendo organizzati intorno alla festa del santo il 6 dicembre e con la riforma protestante e l’abbandono del culto dei santi, il Mercatino prese il nome di Christkindlmarkt cioè Mercatino del Bambino Gesù.
Oggi la tradizione dei Mercatini di Natale si è diffusa in tutta Europa, per trovare prodotti artigianali di ogni tipo e specialità gastronomiche tipiche.
In Italia la tradizione dei Mercatini di Natale è arrivata solo negli anni Novanta, quando gli organizzatori del mercatino di Norimberga decisero di creare un’edizione a Bolzano e poi a Bressanone.
Negli ultimi anni il mercatino di Bressanone è diventato uno dei più famosi in Italia, richiamando folle di persone per quello che è un vero evento nazionale, tra stand che vendono gli immancabili oggetti artigianali e decorativi natalizi, ma anche sculture, oggetti di vetro e ceramica fino a deliziose passeggiate in carrozza.
Da vedere anche la strada di San Gregorio Armeno, famosissima via napoletana, con un mercatino che vede migliaia di persone riversarsi tra caratteristiche bancarelle piene di presepi e dagli immancabili pastori, realizzati ancora a mano e di cui la città è ancora oggi apprezzata meritamente in tutto il mondo.