Consolida la crescita di passeggeri ormai in atto da anni e apre al nuovo #Masterplan, mentre #Alitalia abbandona ulteriormente.

In questi giorni dedicati più ai viaggi di vacanze e tempo libero che business, si sta chiudendo un 2019 da record per il grande #aeroporto intercontinentale della brughiera.

L’aereoporto di Malpensa, tra Terminal 1 e Terminal 2, anche al netto dell’operazione Bridge (il trasloco di un trimestre dei voli operati a Linate), è in costante crescita a due cifre, confermando la scelta fatta ormai oltre 20 anni di ampliare l’impianto, che ha resistito anche al dehubbing del 2008, quando il consiglio di amministrazione di Alitalia il 30 agosto 2007, lo decise e lo mise in pratica lunedì 31 marzo 2008.

Portò lo scalo sull’orlo del collasso ma poi ha saputo riprendersi ampiamente grazie a Sea, la società di gestione che ha continuato a credere sullo scalo varesino e quindi a investire, ha cominciato lentamente a recuperare volumi di traffico, soprattutto gli ultimi anni sono stati caratterizzati da un costante trend positivo, con incremento di voli e passeggeri.

Il 2018 si era chiuso con 24 milioni e 716mila 236 passeggeri, equivalenti a un + 11,5 per cento sul 2017, quest’anno ne farà registrare quasi 27 di milioni confermando un incremento percentuale massiccio rispetto ai dodici mesi precedenti.

Al 30 novembre di quest’anno, secondo le statistiche pubblicate da Assaeroporti, da Malpensa sono passati 26 milioni 758mila 605 passeggeri che corrispondono in percentuale al 17,2 in più rispetto al 2018. Dati da cui vanno decurtati i numeri del Bridge.

Tuttavia da gennaio a luglio 2019, quindi prima dell’assorbimento dei voli di Linate, i viaggiatori sono stati 15 milioni 370mila 732 e il saldo sullo stesso periodo dell’esercizio precedente era un più 10,5 per cento. A oggi la capacità di recezione è di 30 milioni di passeggeri l’anno soltanto per questo T2, le proiezioni indicano come la quota possa essere raggiunta entro i prossimi tre anni.

Per Malpensa siamo così al terzo esercizio positivo e ciò può essere salutato come l’allontanamento compiuto dall’uscita di un tunnel lungo nove anni a causa del dehubbing.

Altro record fatto registrare da Malpensa, è quello di easyJet, che si conferma prima compagnia nello scalo della brughiera (presente dal 2006) con otto milioni di passeggeri trasportati quest’anno. Il vettore low cost continua dunque a puntare su Malpensa che resta il cuore della sua attività in Europa e dove sono basati ben ventuno aerei.

E in autunno la compagnia del Regno Unito ha inaugurato a Lonate Pozzolo un grande e moderno centro di addestramento dotato di 4 simulatori dove ogni anno passeranno per la formazione 2000 piloti.

Confermando che è il mercato a ribadire i solidi presupposti del necessario sviluppo strutturale dello scalo che passerà dal nuovo Masterplan ormai pronto ad indicare le strategie per il futuro, dell’aerostazione ma anche del territorio.

I comuni intorno a Malpensa, del Parco del Ticino e con loro i vari comitati, sono pronti da tempo e vogliono incidere su questo documento. Sicuramente questo Masterplan segnerà l’ampliamento del T1 in vista del prossimo decennio di movimenti.

Una presentazione attesa dai sindaci dei 9 comuni del Cuv che non vogliono decisioni calate dall’alto e dai comitati che da vent’anni a questa parte si battono a tutela dell’ambiente e della qualità della vita contro l’inquinamento acustico.

Proprio in vista del nuovo piano i comitati e hanno presentato un documento con il quale chiedono Vas (valutazione ambientale strategica), Vis (valutazione di impatto sanitario), l’indagine epidemiologica sulla popolazione, la pubblicazione di tutti i dati giornalieri del rumore correlati ai movimenti con l’adozione del sistema Aedt che consente la completa valutazione degli inquinanti atmosferici e acustici di ogni singolo volo.

Tra le mete preferite in questo periodo di vacanza natalizia, i più gettonati sono gli USA, in particolare New York e Miami, seguono Caraibi, Maldive, Mauritius, apprezzati anche i viaggi verso gli Emirati, Singapore e Thailandia, senza dimenticare i tour nelle capitali europee.

Il tutto mentre la compagnia di bandiera Alitalia, annuncia l’ennesima ritirata da Malpensa con il dimezzamento per i voli per Tokyo. A oggi la presenza di Alitalia in brughiera non vale nemmeno il 2 per cento del traffico complessivo.