In un’antica fonderia del 1835, nel cuore della vecchia Parigi, dedicata all’arte digitale, oggi nota come l’Atelier des Lumières, c’e l’esposizione Monet, Renoir… Chagall. Voyages en Méditerranée, una mostra unica nel suo genere che, fino al 3 gennaio 2021,  propone un percorso dall’impressionismo alla modernità, con i punti comuni tra gli artisti sopra citati e il Mar Mediterraneo, bacino della modernità.

Circondati dall’arte e dal colore, i visitatori possono vedere i capolavori di una ventina di artisti, tra cui Renoir, Monet, Pissarro, Matisse, Signac, Derain, Dufy, Chagall e altri, in un’immersione unica e totalizzante nella bellezza.

L’Atelier des Lumières, nell’XI arrondissement, al 38 di rue Saint-Maur, una volta era la fonderia Plichon,  un gigante dell’era industriale che, dal 1835 al 1935, riforniva la Marina, l’Armata, le ferrovie e l’industria automobilistica con Packard e Renault.

L’impresa era specializzata nello stampaggio di elementi in ferro di grosso taglio e durante la Belle Époque visse l’apoteosi del suo successo.

Oggi la struttura è fuori posto nel vivace quartiere che lo circonda, ma all’epoca in cui la famiglia Plichon fece erigere la fonderia, l’area orientale di Parigi era ricca di attività artigianali e mano d’opera.

Dopo la Prima Guerra Mondiale, le cose iniziarono ad andare male e negli anni Venti la fonderia, che non era riuscita a rimanere al passo con i tempi, perse la Marina e le ferrovie, fino a chiudere definitivamente nel 1935.

Negli ultimi anni questo luogo emblematico dell’era industriale è diventato un tempio dell’era digitale dopo due anni di lavori, in cui i 3300 mq di superfici che comprendono il pavimento, il soffitto e le pareti della fonderia sono stati trasformati in uno spazio espositivo di nuova concezione che propone un’esperienza da far girar la testa, la cosiddetta “Arte immersiva”.

All’origine di tutto c’è Culturespaces, un’iniziativa fondata nel 1990 con l’obiettivo di proporre un modello di fruizione dell’arte alternativo grazie alle possibilità offerte dall’era digitale, con capolavori della storia dell’arte mondiale che possono essere virtualmente riuniti nel medesimo luogo, così da essere apprezzati da un pubblico più vasto e in modo assolutamente inedito.