apocalisse

Entro dritta a gamba tesa all’inizio della seconda stagione di questa saga darwiniana, in collegamento dal pianeta terra, a fornire il mio pleonastico apporto alla fine dei tempi.

Dopo un primo ricco capitolo, Il distanziamento sociale, grande contributo del cosmo a una svolta decisamente ottimistica di un secolo che di parole ne ha avute poche (di senso) ma buone (a nulla), facciamo finalmente il nostro trionfale ingresso nella fase 2: Congiunti, il grande ritorno.

Abbiamo pianto, strepitato, picchiato i piedi, detto tutto e il contrario di tutto.

Siamo stati commossi patrioti, virologi, igienisti, economisti, politicanti panchinari, onesti contribuenti ed elettori traditi nei sentimenti.

Abbiamo avuto tutti la partita Iva, il mutuo da procrastinare.

Ci siamo mostrati al mondo per i fieri cantautori che siamo, istrioniche vittime del grande gomblotto.

E dopo tanto chiasso le nostre preghiere sono state finalmente ascoltate, non tutte eh, ma la parola resilienza l’abbiamo inventata noi e chi ci ammazza più?! (virus letale a parte).

Si torna alla normalità!

Eh?

Io sto a casa!

Andrà tutto bene parte 2!

Ma posso andare all’Esselunga a fare attività motoria coi miei figli?

Io ho una cugina di settantesimo grado a cui sono molto affezionato che abita sul Monte Saccarello (vi prego cercatelo) …

Ma in tutto ciò, astuto e placido, il vecchietto si lecca languido i baffi lanosi (anche la vecchietta per par condicio), il diabolico sguardo opportunamente innocente e spaesato, e si allarga.

Il vecchietto alpha vaga indisturbato, riempie i negozi, i vicoli, affolla le code, pioniere degli usi alternativi della mascherina comunale. Povere sartine.

Sarà quel che sarà questo è un paese per vecchi.

E fintanto che le visite ai congiunti e le corsette nel parco ci terranno impegnati, loro proseguiranno la loro marcia per la conquista del mondo.

Grazie INPS, ci hai provato! Lo sappiamo tutti che questo virus non è che una tua manovra per ripristinare le casse ma hai sottovalutato la tenacia del vecchietto!