Per la festa della musica raccontiamo la storia di un complesso che con i Pooh è il simbolo della musica italiana, che non si ferma mai…

Tutto ebbe inizio nel 1961, quando il tastierista Beppe Carletti fondò, insieme al bassista Antonino Campari e al batterista Leonardo Manfredini, il gruppo musicale I Monelli, poi completato l’organico con l’arrivo del sassofonista Gualberto Gelmini.

Nel 1963 Franco Midili, chitarrista del gruppo. presentò a Carletti il cantante Augusto Daolio, che divenne subito la voce solista del gruppo, mentre il nome Monelli fu modificato nel 1964 in I Nomadi, in seguito all’ingresso del bassista Gianni Coron e del batterista Bila Copellini.

Dopo due anni di esibizioni nelle balere, nel 1965 i Nomadi pubblicarono il loro primo 45 giri, contenente le canzoni Donna, la prima donna, cover del brano di Dion & The Belmonts, con testo di Mogol, e Giorni tristi, che vendette pochissime copie, ma ciò non impedì al complesso di entrare nuovamente in sala d’incisione.

Nel 1966 il gruppo ebbe il suo primo successo con la canzone Come potete giudicar, cover di The Revolution Kind di Sonny Bono, inno al beat, che partecipò al Cantagiro 1966.

Dopo questo successo, Odoardo  Veroli, produttore della band, affidò il gruppo a un giovane e sconosciuto autore, Francesco Guccini, che avrebbe dato al gruppo alcuni loro maggiori successi, come Noi non ci saremo, Dio è morto, Per fare un uomo e Canzone per un’amica.

Nel 1968 uscì il 45 giri Ho difeso il mio amore, cover di Nights in White Satin dei Moody Blues, con sul retro il brano di Guccini In morte di S.F. che sarebbe stato successivamente diventato Canzone per un’amica.

Un anno dopo Bila Copellini abbandonò il gruppo per dedicarsi alla fotografia e fu sostituito da Paolo Lancellotti e nel 1970 anche Gianni Coron se né andò, sostituito da Umberto Maggi.

Nello stesso anno uscì il 45 giri Io non sono io, con sul retro Un pugno di sabbia, brano che a Un disco per l’estate portò i Nomadi fino al quarto posto finale, e Ala bianca, con sul retro Mille e una sera, sigla dell’omonima trasmissione televisiva in onda il sabato sera sul Secondo Programma.

Il 1971 fu l’anno della prima partecipazione del gruppo al Festival di Sanremo, in coppia con Mal, con il brano Non dimenticarti di me, pubblicato su singolo con sul retro Tutto passa.

Un anno dopo Franco Midili lasciò i Nomadi e fu temporaneamente sostituito da Amos Amaranti, che rimase nel gruppo solo per nove mesi, ma vide il successo del 45 giri Io vagabondo, finalista a Un disco per l’estate 1972, che vendette un milione di copie.

Nel 1973 Franco Midili ritornò nei Nomadi, mentre Augusto Daolio si dedicò a una esperienza solista, cantando Una ragazza come tante, brano della colonna sonora del film La ragazza di via Condotti.

Dopo che nel 1974 Franco Midili lasciò definitivamente i Nomadi, al suo posto nel gruppo entrò l’irlandese Chris Dennis, tastierista e poi chitarrista e violinista.

Nel 1979, in seguito ad un incontro con Francesco Guccini e dopo il successo del tour di Premiata Forneria Marconi e Fabrizio De André, uscì l’album live Album concerto.

Il 21 giugno 1984 i Nomadi parteciparono a Bologna al concerto dove Guccini, insieme all’Equipe 84, Lucio Dalla, Paolo Conte, Giorgio Gaber, Deborah Cooperman, festeggiava i 20 anni di carriera.

Durante l’evento i Nomadi conobbero il giornalista musicale Red Ronnie, mentre il bassista Umberto Maggi abbandonò il gruppo e al suo posto entrò Dante Pergreffi.

Il 22 giugno 1990 Chris Dennis e Paolo Lancellotti lasciarono il gruppo e i Nomadi rimasero così in tre, Beppe Carletti, Augusto Daolio e Dante Pergreffi. poi entrarono Daniele Campani alla batteria e Cico Falzone alle chitarre.

Ma il 1992 fu un anno tragico per i Nomadi, prima il 14 maggio Dante Pergreffi morì in un incidente stradale e al suo posto arrivò la giovane Elisa Minari, poi il 7 ottobre, all’età di 45 anni, per un male incurabile, morì Augusto Daolio.

Anche se sconvolto, Beppe Carletti, membro fondatore della band, grazie all’incoraggiamento dei fan decise di andare avanti per onorare la memoria di Augusto e Dante.

Nel 1993 a Beppe Carletti, Daniele Campani, Cico Falzone ed Elisa Minari si aggiunsero i cantanti Danilo Sacco e Francesco Gualerzi.

Dopo che nel 1997 Elisa Minari e Francesco Gualerzi decisero di lasciare il gruppo per motivi personali, arrivarono Massimo Vecchi, basso e voce e il polistrumentista Andrea Pozzoli.

Nel 2005 Beppe Carletti fu nominato Cavaliere della Repubblica da Carlo Azeglio Ciampi.

Alla fine del tour teatrale del 2011, il cantante Danilo Sacco lasciò il gruppo, come aveva dichiarato con un comunicato stampa e il nuovo cantante, Cristiano Turato, in precedenza membro del gruppo dei Madaleine, fu presentato a Novellara, in occasione del XX tributo ad Augusto, il 25 febbraio 2012.