132 anni fa, in un caldo giorno di fine luglio, nacque Raymond Chandler, saggista e scrittore, noto per aver creato il personaggio del detective privato Philip Marlowe…

Raymond Thornton Chandler nacque a Chicago, in Illinois, il 23 luglio 1888 e si trasferì in Gran Bretagna nel 1895, quando i genitori divorziarono, per poi tornare negli Usa nel 1912.

Non ancora ventenne, nel 1917 si arruolò prima nell’esercito canadese, poi nella Royal Air Force, combattendo la Prima guerra mondiale in Francia, mentre lavorava saltuariamente come giornalista e corrispondente.

Nel 1924 lo scrittore sposò Cissy Pascal, di 18 anni più anziana di lui, che aveva già divorziato per ben due volte.

Iniziò a scrivere per guadagnarsi da vivere e, dopo una parentesi in cui lavorò come operaio in campo petrolifero, pubblicò il suo primo racconto all’età di quarantacinque anni, nel 1933, su Black Mask Magazine, rivista pulp che pubblicava storie di detective.

Il suo primo romanzo era Il grande sonno e fu dato alle stampe nel 1939.

Vedendo il suo talento, la casa di produzione cinematografica Paramount nel 1943 propose a Chandler un contratto come sceneggiatore.

La produzione letteraria dello scrittore vedrà nove romanzi, di cui uno incompiuto, e varie sceneggiature per Hollywood, come La fiamma del peccato (1944, di Billy Wilder), The Unseen (1945, di Lewis Allen) e L’altro uomo (1951, di Alfred Hitchcock).

Nel 1955 con Il lungo addio, Chandler, vinse il premio statunitense Edgar Award, dedicato annualmente alle migliori opere gialle.

Raymond Chandler era molto critico verso il romanzo giallo tradizionale, per la sua mancanza di realismo, e seguì così la strada della narrativa hard boiled, iniziata da Dashiell Hammett.

Il suo personaggio più famoso è l’investigatore duro ma onesto Philip Marlowe, un cavaliere dei tempi moderni, cinico ma profondamente buono, portato sullo schermo in interpretazioni indimenticabili da attori come Dick Powell, Robert Mitchum, James Garner, Elliott Gould ma soprattutto Humphrey Bogart.

Ma con i produttori ebbe un rapporto difficile con i suoi testi, spesso ricchi di sesso, corruzione, pornografia e omosessualità.

Nel 1954 la moglie morì e Chandler si trasferisce in Europa, dove conobbe Ian Fleming, papà di James Bond, ma non riuscì più a riprendersi dal dolore.

Da tempo vittima dell’alcolismo, un anno dopo la morte della moglie, nel 1955, lo scrittore tentò il suicidio.

Chandler mori a La Jolla, in California,  il 26 marzo 1959 a causa di una polmonite, lasciando incompiuto l’ottavo romanzo della saga di Marlowe, e solo oggi è stato rivalutato oggi come scrittore capace e completo.