La grande manifestazione del Ferrara Buskers Festival è qualcosa da non perdere, una rassegna internazionale del musicista di strada, nata nel 1987 da un’idea di Stefano Bottoni, ancora oggi direttore artistico della manifestazione.

Anche quest’anno gruppi italiani e internazionali si alternano in performance dal vivo, ma il programma dal 26 al 30 agosto vedrà una serie di limitazioni per la sicurezza di artisti e spettatori.

Solo prenotandosi online si potrà vivere la musica delle 15 migliori band di busker europee in cinque luoghi di Ferrara, come i giardini di Palazzo dei Diamanti e Palazzo Roverella, i cortili di Palazzo Crema e Castello Estense e il chiostro di San Paolo.

Come da tradizione, i protagonisti delle esibizioni non riceveranno compensi, a eccezione delle offerte che il pubblico potrà lasciare nel loro cappello.

Potranno esibirsi dal vivo solo gruppi italiani, mentre i musicisti stranieri eseguiranno i loro brani in streaming, permettendo al pubblico di fare un giro del mondo musicale attraverso le piattaforme social del Fbf.

Tra le mostre pittoriche, parte della manifestazione, ci saranno Andrea Spinelli presso il Cortile del Castello Estense, Daniela Pareschi con i Supereroincrisi al Chiostro San Paolo, Claudio Gualandi con C’è Gente in Piazza a Palazzo Crema, le installazioni performative di Assunta Ortu con Raffaele Kohler, il trombettista di Milano, il primo a suonare durante la pandemia.

A ogni partecipante sarà consegnato uno zainetto con materiale informativo e gadget con il logo dell’evento.

Ci sarà anche il tradizionale aperitivo con gli artisti, con Daniele Gambini, il pianista sordo che spiegherà come sentire la musica.

Per Movimentart. Per colorare il suo cuore, apriranno le Mostre pittoriche di Andrea Spinelli e Daniela Pareschi.

Domenica 30 agosto ci sarà un viaggio intorno al mondo per un’inedita diretta Facebook in streaming.
Infatti nel Salotto domenicale del Festival, dal Castello Estense saranno trasmessi i saluti dei buskers dall’America all’Australia, dalla Norvegia alle Hawaii, per fare due chiacchiere con alcuni storici artisti.