0e00afae 051c 444f b93b 9ab6400fd690

Un giornalista, per tutta la vita, fedele ai suoi sogni…

Nato a Firenze il 2 febbraio 1893, Bruno Fallaci proveniva da una famiglia di modeste origini, e mostrò fin da giovane una forte inclinazione al mestiere di scrivere, al punto che interruppe gli studi per dedicarsi al giornalismo a tempo pieno.

Bruno negli anni Venti fu il responsabile della Terza pagina del quotidiano fiorentino La Nazione, diretto da Aldo Borelli.

Nel 1920 sposò la scrittrice Gianna Manzini, che dopo il suo primo romanzo, Tempo innamorato del 1928, accolto come una novità dalla critica, aveva attirato l’attenzione di André Gide e Valery Larbaud.

La Manzini collaborava alla rivista letteraria Solaria, mentre Bruno Fallaci si occupò sempre della terza pagina, quella culturale, sia al Corriere della Sera che a La Nazione di Firenze.

Negli anni trenta, quando Borelli passò alla direzione del Corriere della Sera, divenne il caporedattore dell’edizione pomeridiana del quotidiano milanese e, dopo l’8 settembre 1943, collaborò ai fogli clandestini della Resistenza toscana.

Dopo la Liberazione tornò a Milano, dove fu tra i fondatori del quotidiano del pomeriggio Corriere Lombardo e nel 1951 Mondadori lo chiamò alla direzione del settimanale Epoca, ma la direzione terminò dopo soli tre anni per divergenze di vedute con l’editore.

Ma Bruno Fallaci fu anche lo zio della leggendaria giornalista Oriana, figlia del fratello, che iniziò al mondo del giornalismo.

Oriana fu sempre grata allo zio e ne riconobbe l’importanza per la sua formazione di scrittrice e per questo lo volle ricordare nella dedica della sua opera La rabbia e l’orgoglio del 2001.

Nella biblioteca di Bruno trovarono posto molti cataloghi e libri d’arte, classici italiani e soprattutto francesi, circa 800 volumi, in lingua originale e non mancavamo libri di pregio, anche alcune cinque centine, oltre alla letteratura tedesca e russa, oltre che classici latini e alcuni periodici della fine dell’Ottocento e inizi del Novecento, che erano tra gli interessi di Gianna Manzini.

Bruno fu anche scopritore di talenti, infatti assunse Alberto Cavallari ed Enzo Biagi a Epoca.

Dopo la separazione della Manzini fu il compagno dell’attrice Olga Villi, poi si risposò con Anna Desolina Boccellari.

Bruno Fallaci morì a Firenze il 13 dicembre 1972 ed è sepolto nel cimitero degli Allori, luogo di sepoltura della famiglia Fallaci.

Dopo la morte della seconda moglie, nel 2017 gli eredi hanno donato i libri del grande giornalista al comune di Gragnano Trebbiense.