Granato

Una pietra rossa come la passione..

Il nome Granato deriva dal latino granatus, per la forma rotonda delle gemme grezze e per la loro somiglianza con i semi rossi del melograno, sono silicati con una struttura cristallina che conferisce a ciascun tipo colori e proprietà differenti.

Le differenti varietà del granato vengono estratte in India, Kenya, Madagascar, Mozambico, Nigeria, Sri Lanka e Tanzania.

Di questa pietra la varietà più conosciuta è sicuramente quella rossa o rossastra, protagonista di molti racconti antichi, e nella mitologia greca è menzionato nell’episodio del ratto di Persefone nell’Ade, mentre nella tradizione ebraica e musulmana è il suo splendore a essere elogiato.

Il granato rosso è stato anche lavorato e tagliato come gemma preziosa, infatti i vichinghi usavano gioielli con i granati come ornamenti funerari per illuminare ai defunti il percorso verso il Walhalla, mentre i crociati decoravano le loro armature con questa gemma per acquistare coraggio in battaglia.

Ma è nel XVIII – XIX secolo che il Granato è stato particolarmente amato e richiesto, soprattutto il granato di Boemia.

Il granato Mozambico prende il nome dal paese dell’Africa orientale da cui proviene e, per la sua tonalità calda, che ricorda un rubino, è considerato la variante classica del Granato.

Nell’Africa orientale è estratto il granato Malaya, di un arancio intenso, a volte con sfumature rosa accese.

Anche la variante granato Rodolite, estratta in Tanzania, Sri Lanka e India, mostra un rosso meraviglioso e fu scoperta nel 1882 da George Frederick Kunz, che la chiamò così per la sua somiglianza con i colori del rododendro di montagna, tra rosa acceso, rosso e porpora.

Tonalità rosso-arancio caratterizzano la Spessartina, varietà chiamata così per il luogo in cui è stata estratta la prima volta, Spessart, in Baviera e l´Essonite, di un colore miele dorato intenso, presenta una brillantezza simile.

Accanto alle colorazioni rosse e arancio, esistono anche granati dalla tonalità verdi, come il Demantoide dal verde intenso che fu scoperto dal Dottor Nordenskjöld, colui che aveva individuato per primo l’Alessandrite, oltre alla Tsavorite, scoperta da Campbell R. Bridges e denominata così come omaggio al parco nazionale Tsavo del Kenya.

Tra i granati con effetti particolari ci sono il granato cangiante della Tanzania e del Madagascar e il granato cangiante Kamtonga dal Kenya, scoperti negli anni Settanta ed estratti a Umba-Tal (Tanzania), Bekyily (Madagascar del sud) e nelle vicinanze di Kamtonga, in Kenya.

Tutte le varietà di granato non possono essere sottoposte a temperature estreme, che danneggerebbero la gemma.