Nontiscordardimè

Un fiore piccolo, dal colore blu come quello del cielo primaverile…

Il nontiscordardime è un piccolo fiore che cresce nei prati all’arrivo della bella stagione, dall’inconfondibile blu intenso.

Non tutti sanno che la tradizione europea fa risalire l’origine del curioso nome di questo fiore a un’antica leggenda austriaca che narra la storia di due innamorati.

Un giorno in una piccola cittadina i giovani stavano passeggiando lungo il Danubio quando rimasero affascinati dalla grande quantità di fiori blu che erano trasportati dalla corrente.

Il ragazzo, nel tentativo di raccogliere alcuni di questi per regalarli alla fidanzata, scivolò nelle gelide acque del fiume e prima di essere inghiottito dal turbinio gridò alla sua amata “Non ti scordar di me”.

La particolarissima perifrasi di questo fiore lo unisce a quelle atmosfere tenere e romantiche che simboleggiano fedeltà e amore eterno.

Nel mondo anglosassone il Myosotis è da sempre stato un fiore molto apprezzato ed è entrato a far parte di numerose leggende e tradizioni.

Durante l’epoca vittoriana l’interpretazione del linguaggio dei fiori lo collegava al vero amore, duraturo e indimenticabile, motivo per cui il nontiscordardime era riprodotto sugli abiti delle donne sposate e fidanzate.

Nella regione del Somerset, in Inghilterra, durante il Medioevo portare un mazzolino di nontiscordardime significava avere un talismano in grado di proteggere dai sortilegi di streghe e maghi, per questo motivo era un’usanza diffusa regalare mazzetti di questi fiori a tutti coloro che erano in procinto di partire per lunghi viaggi.

Secondo quanto emerge dagli scritti di Plinio il Vecchio nell’antica Roma, il nontiscordardime era considerato una sorta di panacea di tutti i mali, allegoria della salvezza dal dolore e da tutto ciò che rendeva cupa la vita.

Ma il nontiscordardime è considerato anche il simbolo del ricordo e della memoria, infatti ogni anno questi piccoli fiori sono esibiti il primo giorno di luglio a Terranova, in Canada, per commemorare i connazionali caduti per la patria durante la Prima Guerra Mondiale.

Nel 1948, in occasione del primo convegno annuale delle Grandi Logge Unite di Germania, il distintivo con l’immagine dei fiorellini azzurri di Myosotis indossato sul risvolto della giacca, divenne l’emblema massonico in memoria dei membri della Massoneria perseguitati dal regime nazista nei campi di concentramento in Europa durante la Seconda Guerra Mondiale.

Dal 1983, il fiore azzurro è il simbolo della Giornata internazionale dei bambini scomparsi, per diffondere un messaggio di speranza e di solidarietà ai genitori senza notizie dei loro figli.