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A Varese dal 29 luglio al 4 settembre 2022, è allestita la mostra La civiltà delle palafitte – L’Isolino Virginia e i laghi varesini tra il 5600 e il 900 a.C., grande progetto espositivo preso il museo civico archeologico di Villa Mirabello, per illustrare le più recenti conoscenze acquisite in ambito palafitticolo ed esporre i risultati delle ricerche condotte da fine Ottocento a oggi negli insediamenti del territorio varesino.

Proiezioni, schermi interattivi e ricostruzioni d’interni di abitazioni e di un aratro dell’età del Bronzo permettono ai visitatori di essere parte del mondo dei nostri progenitori.

La mostra si articola in sette sezioni, la prima, intitolata Un ambiente in continua trasformazione, è una sala immersiva che racconta le variazioni che hanno caratterizzato l’ambiente dal Neolitico all’età del Bronzo, dovute alle naturali modificazioni del clima ma anche all’azione dell’uomo che con la pratica dell’agricoltura cominciò a incidere sull’ambiente in modo sempre più evidente.
La seconda, In mezzo al lago s’innalzano piattaforme di legno fissate sopra lunghi pali, è un inquadramento cronologico del fenomeno delle palafitte, su come la ricostruzione di questo tipo di edifici sia cambiata dall’Ottocento a oggi e quali siano i metodi più utilizzati per effettuare le datazioni.
Nella terza, Molte reliquie si scopersero di quelle genti che prime abitarono questa nostra terra, si sono i modelli costruttivi delle palafitte, quali siano i ritrovamenti che aiutano l’archeologo e quali fossero gli strumenti che hanno permesso all’uomo la realizzazione delle abitazioni.

Tra questi ha una particolare importanza l’ascia, realizzata dapprima in pietra verde, poi in rame e infine in bronzo, che ha permesso all’uomo il taglio delle piante e la lavorazione del legno.

La quarta sezione, dedicata a Il sito seriale Unesco Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino, presenta i siti palafitticoli italiani che vi sono stati inclusi e con una lavagna interattiva il visitatore può selezionare i siti e avere su di essi le informazioni principali corredate d’immagini e filmati.

Nella quinta, Guarda, i giovenchi riportano gli aratri sospesi al giogo, c’è la ricostruzione di un aratro dell’età del Bronzo e il racconto delle attività di sussistenza delle comunità che hanno vissuto nel territorio varesino.

La sesta sala conduce in un villaggio dell’età del Bronzo, osservando le abitazioni degli uomini dell’epoca, la zona esterna al villaggio in cui veniva effettuata la fusione dei metalli e un’area sulla riva del lago dove è stata offerta una spada a una divinità delle acque.

Il percorso termina nella settima sala con il ripostiglio della Malpensa, un insieme di materiali in bronzo fra loro eterogenei rinvenuto a Somma Lombardo, e uno dei complessi più significativi dell’Italia settentrionale e comprende anche un elmo, conservato fino a ora alla Soprintendenza e recentemente restaurato, che appartiene a un mondo che non è già più quello delle palafitte ma preannuncia per molti aspetti quello della cultura di Golasecca.

La mostra è aperta da martedì a domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14 alle 18.