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Il 21 novembre cade la memoria di una storia sull’infanzia della madre di Gesù…

Le origini della festa della presentazione di Maria al Tempio risalgono allo scritto apocrifo del Protovangelo di Giacomo.

Vi si racconta che Maria, secondo la promessa fatta dai genitori Gioacchino e Anna, fu condotta al tempio a tre anni insieme a molte bambine ebree con torce accese, presenti le autorità di Gerusalemme.

Per salire al tempio c’erano quindici gradini, che Maria percorse da sola anche se era molto piccola.

I vangeli apocrifi dicono anche che nel tempio la bambina si nutriva con un cibo speciale che le portavano gli angeli, e che non viveva con le altre fanciulle ma nel Sancta Sanctorum, al quale il Sommo Sacerdote aveva accesso solo una volta l’anno.

La memoria della Presentazione della Vergine Maria ha una grande importanza, poiché si commemora uno dei misteri della vita di colei che fu scelta da Dio come Madre di suo Figlio della Chiesa.

A livello storico, l’origine della festa risale alla dedicazione della chiesa di Santa Maria Nuova a Gerusalemme nel 543 d. C, voluta dall’imperatore bizantino Giustiniano I e completata all’epoca del patriarca di Gerusalemme Pietro, che era ricordata in Oriente fino dal VI secolo, come raccontò l’imperatore Michele Comneno in una Costituzione del 1166.

La prima menzione della festa con il nome di Presentazione risale al Calendario di Basilio II Bulgaroctono, imperatore nell’XI secolo, come la eísodos tes Panagías Theotókou e nel Medioevo si diffuse anche in Occidente, fino alla definitiva adozione nella liturgia da parte di papa Sisto V nel 1585.

Il rito romano ricorda la Presentazione come una memoria, mentre quello bizantino la inserisce tra le dodici festività maggiori.

La ricorrenza fu poi dedicata da san Giovanni Paolo II alle monache di clausura, con il nome di giornata pro oranti bus ed è conosciuta anche come la festa della Madonna della Salute, per la quale si trova a Venezia una grandiosa chiesa mentre a Roma, nella Chiesa Nuova, c’è una cappella dedicata alla Presentazione della Vergine.

L’episodio della Presentazione è stato trattato da moltissimi artisti come Giotto, che ha descritto visivamente la scena all’interno della Cappella degli Scrovegni di Padova, affrescata fra il 1303 e il 1306.