166638

Fino al 22 maggio a Palazzo Ducale di Genova, nella sala del Munizioniere, è da vedere la mostra dedicata a Claude Monet, uno dei pittori più amati tra gli impressionisti e più apprezzati dal grande pubblico.

Il percorso espositivo, articolato in ordine cronologico, presenta cinquanta opere, tra cui le celebri Ninfee (1916-1919) e Le rose (1925-1926), un nucleo di opere alle quali Monet fu intimamente legato, tanto da non volerle mettere in vendita e da custodirle nella sua abitazione di Giverny.

Queste opere, che rappresentano tutto il suo talento artistico e raccontano la sua creatività, sono oggi conservate al Musée Marmottan Monet di Parigi, che custodisce il nucleo più grande al mondo di opere di Monet, frutto della donazione avvenuta nel 1966 da parte del figlio Michel.

L’eccezionalità di questa mostra risiede nell’amore che emanano le opere esposte, allestite in maniera del tutto inedita nella sala del Munizioniere di Palazzo Ducale, luogo pieno di fascino che permette un viaggio del tutto nuovo nel mondo di Monet.

Nelle sue tele, Monet ha sempre unito il suo amore per la natura con l’arte e, facendo del pennello una parte della sua mano, lavorò e visse per più di cinquant’anni lungo la Senna, accrescendo il suo interesse per il giardinaggio, per le aiuole che allietavano le sue prime case ad Argenteuil e per i suoi magnifici giardini a Giverny, che divennero un luogo rilassante per contemplare la natura e fonte d’ispirazione.

Proprio Giverny, sua casa dopo il 1883, divenne il luogo di consapevolezza e rinascita per lo stesso artista, con nuovi elementi dettati da una brillante innovazione formale, geografica e di ricerca stilistica che lo portarono a interessarsi sempre di più a soggetti impregnati di nuova lirica e colori vivaci.

Ad accogliere il pubblico ci sono opere come le amatissime e iconiche Ninfee (1916-1919 ca.), Iris (1924-1925 ca.), Emerocallidi (1914-1917 ca.), Salice piangente (1918-1919 ca.), le varie versioni de Il ponte giapponese ela sua ultima e magica opera Le rose (1925-1926 ca.).

La mostra, curata da Marianne Mathieu, storica dell’arte e direttrice scientifica del Musée Marmottan Monet, è suddivisa in sette sezioni su tutti i temi salienti dell’Impressionismo e della ricerca artistica di Monet intorno alla luce.

Dai primi lavori che raccontano la rivoluzione della pittura en plein air, contraddistinti dal piccolo formato, ai grandi paesaggi, rurali e urbani, i verdeggianti salici piangenti, i viali di rose onirici, i ponticelli giapponesi e le ninfee monumentali, i glicini dai colori evanescenti.

Biglietti: intero 15 euro, ridotto 13 euro, ridotto speciale 11 euro per i possessori della Membership Card Ducale+, gruppi 13 euro, gruppi scuola 6 euro, giovani fino a 27 anni compiuti 7,50 euro il lunedì, bambini dai 6 ai 14 anni non compiuti 5 euro.

L’audioguida è inclusa nel prezzo.