festival degli arrosticini bellinzago novarese

Sarà un grande weekend tra gusto e divertimento a Bellinzago Novarese, in provincia di Novara, dal 7 al 10 luglio nella centrale Piazza Gattorno, per la quinta edizione del Festival degli Arrosticini, l’evento itinerante completamente dedicato alla specialità abruzzese per definizione, fra eccellenze del territorio ed abbinamenti inaspettati.

Il festival va in scena giovedì e venerdì dalle 18, mentre sabato e domenica inizierà già dalle 11, con orario continuato a pranzo e cena.

L’ingresso è gratuito è non è necessaria la prenotazione telefonica data l’elevata disponibilità di tavoli e coperti.

Durante la giornata il pubblico potrà gustare specialità enogastronomiche ed usufruire del servizio di bar e ristorazione, con birre selezionate e servizio di asporto e take away, godersi musica dal vivo oppure rilassarsi nell’area relax con tavoli mentre i più piccoli si divertono nell’area bimbi con intrattenimento.

Ritrovamenti archeologici importanti come cuspidi di lance, asce e selce scheggiata sono testimonianze dell’esistenza di una popolazione stabile in questa zona collinare,  a nord di Novara,  già nel Neolitico.

Dell’età del ferro sono invece reperti portati in luce nella zona limitrofa al fiume Ticino che attestano villaggi autoctoni golasecchiani di origine celto-ligure che intrattenevano rapporti commerciali con i Celti d’oltralpe e con gli Etruschi del Mediterraneo.

Il primo nucleo insediativo di Bellinzago sorse in epoca romana e non si esclude che gli abitanti appartenenti alla cultura di Golasecca si siano spostati verso l’abitato romano e insieme abbiano fondato il paese di Bellinzago.

Bellinzago in età tardo carolingia vide il suo massimo splendore e divenne l’insediamento di maggior rilievo fra quelli collocati nel comprensorio tra Agogna e Ticino.

Nel 1360 il castello al centro di Bellinzago fu raso al suolo dalle truppe di Galeazzo II Visconti e fu ricostruito solo nel 1397, nel XVI secolo fu abitato dai Visconti di Aragona e nel XVIII  secolo passò ai Florio di Romagnano fino all’abbattimento dell’edificio per ordine dei Demarchi nel 1822.

Alla fine del XIII secolo e l’inizio del XIV secolo passò dalla signoria dei Biandrate al dominio politico del Comune di Novara.

In età napoleonica, fu creata una rete idrica adeguata che divenne fondamentale per lo sviluppo della  coltura del riso della valle del Terdoppio.

Con il ritorno dei  Savoia nel 1814, Novara e il Novarese si trovarono al centro degli avvenimenti storici risorgimentali, soprattutto quelli legati alla prima guerra d’Indipendenza.

I centri del territorio si avviarono così verso una organizzazione che divenne sempre più allargata sia sotto il profilo territoriale che sotto quello economico.

Accanto all’agricoltura, infatti, l’Ottocento vide a Bellinzago la formazione di laboratori e officine che crearono all’interno del borgo nuove dinamiche sociali.