Il Santuario di Montallegro, in provincia di Genova, è uno dei punto di riferimento dei Rapallesi e considerato uno dei più importanti luoghi mariani della Liguria, costruito per celebrare l’apparizione della Vergine Maria al contadino Giovanni Chichizola il 2 luglio 1557 sul crinale di quello che fino ad allora si era chiamato Mons Leti, cioè il Monte della Morte, ed il cui nome, in seguito a quell’evento, venne cambiato in Mons Laetus e quindi divenne poi Montallegro.
Edificato nel 1559 per espressa volontà della Vergine, che, secondo la tradizione, disse a Chichizola “Va e dì ai Rapallesi che voglio essere onorata qui”, è un punto di riferimento per tutta la comunità ruentina e, ogni anno, l’anniversario dell’apparizione è celebrato con una serie di feste patronali che si svolgono per tre giorni, l’1, 2 e 3 luglio, con le celebrazioni religiose in Basilica ed al Santuario e grandiosi spettacoli pirotecnici notturni e diurni sul mare.
La bella facciata marmorea della chiesa venne progettata dall’architetto Revelli, alla fine dell’Ottocento e all’interno le volte sono affrescate dal grande pittore genovese Nicolò Barbino e gli altari sono un vero tripudio di decorazioni e marmi policromi.
Alle pareti ci sono centinaia di ex voto, in gran parte dipinti, ricami e bassorilievi in metalli preziosi, che testimoniano la devozione dei fedeli nei confronti della Madonna di Montallegro e le grazie ricevute da quelli che a Lei si sono rivolti nei momenti del bisogno.
Sull’altare maggiore si trova l’immagine miracolosa lasciata dalla Madonna sul luogo dell’apparizione come dono alla comunità di Rapallo con lo sgorgare prodigioso di una fonte, le cui acque sono state incanalate in una fontanella che si trova nella cappella laterale del Santuario.
Il quadretto, un’icona bizantina , è protagonista di un altro aneddoto miracoloso infatti, dopo essere stata sistemata nel Santuario, venne notata da alcuni ragusei che vi si erano recati in visita e fu da loro reclamata, sostenendo che provenisse dalla città di Dubrovnic, in Dalmazia.
Fu deciso di inviare l’icona al suo luogo d’origine ma, durante il viaggio in nave, l’icona sparì misteriosamente e fu ritrovata nel Santuario, cosi i ragusei compresero il segno divino e lasciarono il quadretto miracoloso a Rapallo.
Il Santuario sorge in una bellissima posizione panoramica, a circa metri sul livello del mare, sul crinale del monte al centro di una fitta lecceta.
Dal piazzale antistante si gode la vista straordinaria della costa occidentale del Golfo Tigullio, con le cittadine di Rapallo e Santa Margherita intervallate dalle insenature di San Michele e Paraggi, fino alla sagoma del promontorio di Portofino.
Collegato al centro di Rapallo da una strada carrozzabile e da un servizio di bus di trasporto pubblico, il Santuario può essere raggiunto con la Funivia che parte dal centro di Rapallo e raggiunge Montallegro in sei minuti e mezzo, offrendo una vista spettacolare dell’intero golfo da una posizione privilegiata.
La bianca facciata della chiesa è preceduta da un viale pedonale e da un’alta scalinata e dal 2010 è in funzione un ascensore per chi ha difficoltà di deambulazione, che porta direttamente sul piazzale antistante il Santuario.
Una volta raggiunto il Santuario ci sono le antiche strade mulattiere che collegano il Santuario con Uscio, Cicagna, Chiavari, con l’entroterra ligure, ed anche strade per appassionati di trekking e mountain-bike.
Per chi viaggia in treno, è sufficiente scendere alla stazione di Rapallo e, dietro questa, si trova la funivia per raggiungere il Santuario e, per chi viaggia in auto o pullman sull’autostrada A12, l’uscita è quella di Rapallo.