GHIACCIAI FILE PER STAMPA def

Per la Giornata Internazionale della Terra, sabato 22 aprile 2023 alle 16, l’Associazione Sarisc per la promozione della cultura e dell’ambiente presenterà  al Chiostro di Voltorre Ofelia, annegamento di un ghiacciaio  un racconto per immagini fotografiche di Luca Brunelli a cura di Carla Tocchetti, nelle sale al primo piano con ingresso lato lago.

Fotografo sensibile al richiamo del teatro, Luca Brunelli si è formato con Karen Berestovoy e ha approfondito tecnica e linguaggio frequentando i corsi dell’Istituto Italiano di Fotografia di Milano ed affianca la sperimentazione sulle tecniche di stampa nell’ambito di un percorso di ricerca sul versante materico.

Per il progetto Ofelia, presentato in alcune locations del Lago di Como tra cui il Limiti Humanities Festival  presso il Chilometro della Conoscenza, Villa del Grumello, Brunelli ha realizzato alcuni scatti sulla reinterpretazione della figura di Ofelia, protagonista dell’Amleto di Shakespeare.

La giovane Ofelia, che per un tragico ripudio sprofonda nelle acque di un torrente, rappresenta una Natura abbandonata dall’Uomo che con le sue azioni provoca il surriscaldamento del Pianeta e la morte dei ghiacciai.

Il ghiacciaio, trasformato in massa d’acqua, confluisce nel lago in cui anche l’Ofelia impersonificata da Brunelli si avvia alla fine.

Il racconto per immagini ha nel ruolo di protagonista l’attrice Sonia Cucco ed è stato realizzato tra settembre e dicembre 2019 sulle pendici del ghiacciaio del Ventina in Valmalenco, nei pressi del torrente Lanza a Valmorea in provincia di Como, e sulle sponde del Lago di Como presso Domaso.

Pervasi da un lirismo che attraversa stati emotivi legati alla sorpresa e alla presa di coscienza, gli scatti di Brunelli ci accompagnano al cuore di una tragedia il cui finale tuttavia, a differenza di quello di Shakespeare, potrebbe essere ancora riscritto.

L’iniziativa si inquadra nelle buone prassi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile per una urgente riflessione sulle tematiche ambientali e sulla sostenibilità relative al cambiamento climatico e territoriale, che sta mettendo a rischio la disponibilità idrica a medio e lungo termine nei territori del Lago di Varese.

Il programma include anche una sezione storico documentativa con interviste e cimeli d’epoca, fondati sulla testimonianza di Maria Antonia “Tona” Sironi, l’alpinista protagonista con Vivi Papi nel 1958 della spedizione varesina per il nascente Catasto dei Ghiacciai Italiani, per conto del CAI Varese, del Comitato Glaciologico Italiano e del professore Nangeroni dell’Università degli Studi di Milano.

I materiali iconografici di Papi, fino ad inediti, testimoniano il fermento che si concentrava intorno al CAI Varese e il desiderio dei giovani di mettersi a disposizione di una maggiore conoscenza dello status ambientale montano e sono stati concessi dall’International Research Center for Local Histories and Cultural Diversities, Archivio fotografico, Fondo Vivi Papi che si trova a Villa Toeplitz presso l’Università degli Studi dell’Insubria, inoltre verrà proiettata una intervista video a Tona Sironi, realizzata nel 2014 da Cesare Gandini e Annamaria Fumagalli Papi.

La sezione espositiva al Chiostro è arricchita dalla esposizione di alcuni materiali tecnici da scalata in uso negli anni Sessanta, di proprietà della famiglia Sironi Diemberger.