degustazione in cantina farla pagare oppure no

Sabato 13 maggio, ed è previsto il rinvio al 27 maggio in caso di maltempo, dalle 11 alle 18, sette cantine della Val d’Ossola apriranno le proprie porte per regalare al pubblico un coinvolgente viaggio vitivinicolo.

Dopo lo straordinario successo della prima edizione e uno stop di tre anni, Ossola in Cantina ha confermato, già dalle prime fasi di prevendita, le aspettative degli organizzatori, con oltre 200 biglietti già venduti ed  ottime premesse per la giornata organizzata dall’Associazione Produttori Agricoli Ossolani e la collaborazione dell’Associazione Italiana Sommelier Verbania e della Condotta Slow Food Valle Ossola, ideata per valorizzare piccoli produttori del nord estremo del Piemonte, territorio la cui anima vitivinicola è ancora poco conosciuta, pur raggiungendo livelli qualitativi ormai degni di nota.

I fianchi delle montagne della Val d’Ossola, fino ad un secolo fa coperti da 400 ettari di vigneti, sono vere e proprie terrazze assolate e grazie all’impegno dei coltivatori stanno tornando a regalare piccoli e grandi gioielli enologici.

Alcune vigne della Val d’Ossola sono vigneti su terreni con pendenze importanti ad altitudini di media montagna, al pari dei più conosciuti in Valtellina, Liguria o nel vicino Canton Vallese svizzero.

Perla del vino della zona è da sempre il Nebbiolo tradizionale, il Prünent, citato per la prima volta in una pergamena del 1309, che parte fare riferimento al prunum (susino, prugno), poiché era tradizione coltivare la vite insieme ai prugni selvatici, o alla brina (dal latino pruina) che caratterizza il periodo della tarda maturazione autunnale delle sue uve.

In passato il Prünent è stato un vino pregiato, conosciuto e apprezzato anche al di fuori dei confini locali ed oggi, grazie ad una preziosa attività di riscoperta e valorizzazione, è tornato a ricoprire il ruolo di primo piano che merita.

Dal 2009 la DOC Valli Ossolane ha contribuito ad un rilancio della produzione a km0, che il pubblico potrà apprezzare grazie al ventaglio di proposte di Ossola in Cantina, oltre a sostenere la passione di queste realtà produttive, che danno valore ad un prodotto locale d’eccellenza, ma contribuiscono anche a rafforzare un legame tra uomo e natura oggi sempre più importante.

Un unico voucher, permetterà di conoscere da vicino tutti i produttori, visitare vigneti e cantine e degustare calici di ottimo vino ossolano DOC in sette differenti cantine e nel prezzo del biglietto è compreso anche il calice personale per la degustazione e una sacca personalizzata per riporlo tra una visita e l’altra.

I vini saranno abbinati ad assaggi gastronomici della Val d’Ossola, serviti utilizzando piatti, posate e tovaglioli compostabili, che è una precisa scelta di APAO per caratterizzare l’anima green della manifestazione.

Ogni cantina proporrà una degustazione differente, così dal fresco Chardonnay all’antico e raro Prünent, dal Nebbiolo al Merlot, fino ad un vino passito.

I visitatori potranno decidere liberamente quante e quali cantine visitare, e potranno raggiungerle in autonomia grazie a una mappa.

Nelle sette cantine, collocate da sud a nord, da Pieve Vergonte, nella Bassa Ossola, a Crodo, in Valle Antigorio, saranno presenti i sommelier professionali dell’Associazione Italiana Sommelier Verbania che racconteranno i vini in degustazione tra strade, mulattiere e sentieri che sono anche linee tra passato e futuro, riscoprendo un mondo antico.

Ossola in Cantina è realizzata dall’Associazione Produttori Agricoli Ossolani con la collaborazione dell’Associazione Italiana Sommelier Verbania e della Condotta Slow Food Valle Ossola e con il patrocinio della Regione Piemonte e dei Comuni di Domodossola, Crevoladossola, Crodo, Pieve Vergonte, Trontano e Villadossola.