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Sabato 20 maggio 2023 Arona, sul Lago Maggiore, verrà interessata dal passaggio della 106^ edizione del Giro d’Italia e della 5^ edizione del Giro E-bike.

La tappa del Giro prenderà il via da Sierre, in Svizzera, si snoderà tra Sempione e Lago Maggiore per poi giungere in Lombardia, dove il traguardo è fissato a Cassano Magnago. 

I corridori giungeranno al traguardo il Passo del Sempione, dopodiché proseguiranno per l’intera Val Divedro, attraversando i paesi di Trasquera e Varzo, inoltre toccheranno Crevoladossola, Domodossola e Villadossola.

La tappa proseguirà sfiorando i due laghi del territorio, Mergozzo e Maggiore, valicando Mergozzo, Feriolo, Baveno, Stresa, Belgirate, Lesa in viale Vittorio Veneto e via Sempione, Meina ed Arona tra via Sempione, viale Berrini, corso della Liberazione, via Matteotti, corso della Repubblica, largo Duca d’Aosta, viale Baracca e rotatoria di via Milano, Dormelletto con le serie di rotatorie e corso Cavour, Castelletto Ticino con una serie di rotatorie, via Sempione e ponte sul Ticino,  per poi concludersi in Lombardia.

Le vie ad Arona per il passaggio dei corridori saranno interdette al traffico dalle 12.45 alle 17, ma si segnalano possibili difficoltà di circolazione anche nelle altre vie della Città, mentre il personale incaricato al presidio delle transenne fornirà le necessarie informazioni in merito ai percorsi alternativi.

Il nome di Arona, secondo qualche studioso, rappresenta un accrescitivo di “ara”, proveniente da Area, anche se non è da escludere l’ipotesi secondo cui sarebbe connesso a una voce preromana.

Reperti archeologici dell’età palafitticola rinvenuti a Mercurago, nella zona dei Lagoni, testimoniano che l’insediamento umano  ad Arona è di origine antichissima, mentre al periodo romano sono state attribuite cinque lapidi con iscrizioni.

Nel Medioevo, nel periodo della dominazione dei Franchi, fece parte del comitato di Stazzona e nel secolo XI fu assoggettata all’arcivescovo di Milano.

Alla fine del XII secolo, l’abate del locale monastero di San Salvatore affermò, per un breve periodo, la propria signoria sul borgo.

La distruzione di Milano da parte di Federico Barbarossa, avvenuta nell’anno 1162, provocò l’esilio di numerosi milanesi che ad Arona trovarono rifugio, erigendo un castello a difesa del borgo.

Nel 1265 la famiglia Visconti estese i suoi domini sul territorio, che dal 1439 passò a Vitaliano Borromeo, i cui discendenti lo tennero sino al 1797.

Arona nel 1817 venne aggregata alla diocesi novarese staccandosi da quella lombarda nel 1838 ottenne il titolo di città.

Da vedere sono la collegiata di Santa Maria Nascente, consacrata nel 1488,  la chiesa dei Santi Martiri Graziano, Felino, Carpoforo e Fedele, le cui origini risalgono al X secolo,  la chiesa di Santa Maria della Piazza o della Madonna di Loreto, eretta per volontà della famiglia Borromeo,  il Palazzo di Giustizia, eretto dai Visconti,  la cappella Beolco, in stile barocco, al cui interno c’è un  bell’altare rustico; il Sacro Monte, realizzato in onore di Carlo Borromeo, dominato da una statua di notevoli dimensioni, detta Sancarlone.