Una delle figure più importanti del Novecento letterario…
Scrittore boemo di lingua tedesca, Frank Kafka nacque a Praga il 3 luglio 1883 e, figlio di un agiato commerciante ebreo, ebbe con il padre un tormentato rapporto, notevolmente documentato nella celebre Lettera al padre, che racconta le caratteristiche della complessa personalità dello scrittore e le origini familiari di molti dei suoi tormenti, non agevolati neanche dai rapporti con la madre e le tre sorelle.
Franz, primo di sei figli, ebbe un’ottima educazione e formazione nelle scuole tedesche, anche grazie alle buone disposizioni economiche paterne.
Nel 1906 si laureò controvoglia alla facoltà di Legge, dopo un percorso di studi caldeggiato più che altro dai genitori che lo volevano Dottore, oltre ad avere un tormentato rapporto con Felice Bauer, più volte chiuso e poi ripreso, fino alla definitiva rottura avvenuta nel 1914.
Finalmente dottore Franz trovò un impiego presso una banca, dopo aver sperimentato i disagi del praticantato, dove cominciò una carriera di funzionario, del tutto opposta alle sue più intime inclinazioni, anche se sul lavoro era apprezzato per la sua solerzia e per la sua coscienziosità.
A fronte di questa insoddisfacente collocazione non fece da contrappeso un’analoga situazione sentimentale, infatti l’amore con Milena Jesenka fu molto tormentato, così anche la relazione con Dora Dyamant, con cui convisse dal 1923.
Il suo rapporto di lavoro con la banca si chiuse nel 1922 con richiesta di pensionamento, quando la tubercolosi, manifestatasi nel 1917, irruppe in tutta la sua gravità.
Kafka, tranne una serie di brevi viaggi il più delle volte compiuti per la sua salute, visse sempre a Praga, nella casa paterna e, nonostante due fidanzamenti, rimase scapolo e fu sempre legato da amicizia, all’università, con coetanei introdotti in ambienti letterari, tra cui l’importantissima figura di Max Brod.
I sette volumi che Franz pubblicò nella sua breve vita, curandoli di persona, Meditazione (1913), Il fuochista (1913), La metamorfosi (1915), La condanna (1916), Nella colonia penale (1919), Un medico in campagna (1919-20) ed Un digiunatore (1924), sono una piccola percentuale di quello che, sfuggito alle distruzioni di manoscritti da lui compiute, è stato pubblicato poi postumo grazie all’interessamento di Brod, che non tenne conto delle disposizioni testamentarie dell’amico, secondo cui avrebbe dovuto distruggere tutti gli scritti da lui lasciati.
Vennero pubblicati postumi, rispettivamente nel 1927, nel 1925 e nel 1926, America, Il processo e ed Il castello, che sono le parti principali di una ricerca fatta unica ragione di vita ed identificata con la letteratura.
Franz Kafka morì il 3 giugno 1924, poco prima di compiere quarantuno anni, in una clinica nei pressi di Vienna.