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Dal 20 al 22 luglio torna a Grosseto Maremma Archeofilm, il Festival di archeologia, arte e ambiente organizzato da Firenze Archeofilm/Archeologia Viva e associazione M.Arte.

Sono tre serate,  tutte a ingresso gratuito presso il Giardino dell’Archeologia, che propongono al pubblico film da tutto il mondo e doppiati in italiano per viaggiare alla riscoperta delle civiltà che hanno fatto la storia.

Molto ricco è il programma dell’edizione di Maremma Archeofilm 2023 con una selezione di film che spaziano dal grande Egitto dei Faraoni, con la scoperta di una straordinaria tomba stracolma di sarcofagi, passando per la vera storia dei pirati lontano dalle fantasie hollywoodiane fino ad approdare a casa nostra, tra i più ricchi al mondo per testimonianze e antiche tracce del passato.

Si potrà vedere sul grande schermo Baia, la città del lusso e del piacere edonistico dell’Impero Romano oggi sotto la superficie marina nel golfo di Napoli e  sempre Maremma Archeofilm sarà l’occasione per conoscere la storia dei primi insediamenti in un luogo non facile da abitare ovvero l’isola-vulcano di Stromboli o ripercorre i momenti cruciali della Preistoria attraverso un itinerario inedito tra le opere d’arte dipinte o incise dai nostri antenati.

Una controversa vicenda storica del Gran Ducato di Toscana, chiude la kermesse, infatti Il Moro è il titolo dell’avvincente docu-film che ricostruisce la storia del figlio illegittimo di papa Clemente VII e di una donna africana da cui viene strappato.

Alessandro de’ Medici, per tutti Il Moro fu così il primo Duca di Firenze e il capo della dinastia medicee.

Durante questa edizione, il pubblico, in qualità di giuria popolare, potrà esprimere il proprio giudizio sui film in concorso contribuendo all’attribuzione del Premio Maremma Archeofilm alla pellicola più gradita.

Ogni sera in programma tra un film e l’altro, si potrà entrare in contatto con alcuni dei protagonisti dell’archeologia toscana grazie alle conversazioni con Andrea Marcocci, archeologo dell’Associazione Archeologica Odysseus, Chiara Valdambrini, neodirettrice del Museo Santa Maria della Scala di Siena, Simona Rafanelli, direttrice del Museo archeologico  Falchi di Vetulonia.

Per tutte e tre le serate è previsto anche un momento conviviale con la degustazione dei vini offerti da La Selva.

L’Amministrazione comunale è fiera di sostenere il progetto, che permette di promuovere il nostro patrimonio archeologico attraverso i diversi linguaggi dell’arte, dove  il cinema diventa strumento di valorizzazione dei territori di interesse archeologico e naturale.

I film proposti sono un veicolo storico, fanno addentrare nel passato, facendo chiarezza su eventi vicini e lontani, evidenziando come niente di ciò che accade oggi, nasca dal presente.