SantAndrea

Festeggiato il 30 novembre, sant’Andrea era uno degli apostoli, che lavorava come pescatore e, in seguito al suo martirio, avvenuto nel 60 d.C. presso la città greca di Patrasso, divenne il protettore di tutti i pescatori e marinai del mondo che, dalla Grecia alla Spagna, passando per l’Italia, lo ricordano con sagre e feste.

Nella città dove fu vescovo, Patrasso, Andrea viene festeggiato con cerimonie religiose molto sentite che culminano con agapi gastronomiche a base di polpo al sugo e ad Amalfi, dove, nel XIII secolo,  furono traslate le reliquie del santo da Costantinopoli, è ricordato con cerimonie religiose e banchetti a base di pesce.

Nel viterbese, il 30 novembre era tradizione confezionare pesci di cioccolato o di pasta di mandorle da regalare soprattutto ai bambini.

In provincia di Lecce si festeggia il santo con l’accensione di falò, sulla cui fiamma sono arrostite le cosiddette triglie di Sant’Andrea e nel nord della Spagna, nei Paesi Baschi, regione di grandi tradizioni marinare, il martire è stato scelto come santo patrono ed è ricordato con sagre che vedono come protagonista il re della cucina basca, il baccalà, dal marmitako alla ‘sopa de bacalao’, dalla tortilla di baccalà alle gustose crocchette, ogni provincia basca ha la sua ricetta marinara.

Secondo un’antichissima tradizione, nel giorno di sant’Andrea le donne austriache si radunavano attorno a un albero di albicocche, tagliandone qualche rametto spoglio, lo portavano a casa e lo incidevano diagonalmente alla base, per favorire l’assorbimento dell’acqua; e infatti, lo deponevano in un vaso, senza dimenticare di cambiare l’acqua una o due volte a settimana e, se tutto andava bene, nell’arco di qualche settimana i piccoli ramoscelli avrebbero cominciato a germogliare, in una miracolosa fioritura fuori stagione.

Anche in Romania veniva portata avanti la stessa tradizione, ma lì le massaie raccoglievano un ramoscello per ognuno dei membri della famiglia, e avevano cura di abbinarlo a ognuno dei loro parenti legandoci un cartellino dove stato scritto il loro nome.

A quel punto il ramoscello che fosse fiorito per primo avrebbe indicato senza possibilità di errore il nome del più fortunato.

In molti villaggi della Boemia, quella di sant’Andrea era una festa molto sentita, durante la quale veniva concesso un giorno di riposo ai lavoratori.

Dello stesso privilegio avrebbero potuto godere dunque anche le ragazze che erano impiegate nelle filande, particolarmente numerose in quella zona della Germania, ma molte di loro si erano trasferite in Boemia appositamente allo scopo di lavorare, così avevano spesso poco interesse nel prendersi un singolo giorno di riposo che non gli avrebbe permesso di tornare a casa.

Anticamente veniva indicata come la novena di sant’Andrea quel ciclo di preghiere che accompagna il fedele fino al Natale, in una preparazione quotidiana che comincia il 30 novembre per concludersi al 24 del mese successivo, infatti molti amano chiamarla la preghiera natalizia di sant’Andrea o la preghiera di anticipazione del Natale.