San Mauro Abate 197412

Manca poco alla settimana dei Mercanti di Neve, ma chi sono e qual è la loro storia? Tutto parte da una leggenda molto antica, infatti la tradizione vuole che si attribuiscano le abbondanti nevicate ad alcuni santi del mese di gennaio.

San Mauro (15 Gennaio) era il protettore di  tutti gli ammalati e di quelli che corrono seri pericoli come dive il proverbio “A San Maur (15 gennaio) una fred dal diàvol, a sant’ Antoni (17 Gennaio) una fred dal demoni “

Ed e’ proprio Sant’Antonio ad avere una serie infinita di detti popolari come “Sant’Antonio, gran freddura, Sant’Antonio dalla barba bianca se non piove la neve non manca, Sant’Antonio dalla barba bianca, se non nevica non si mangia San Lorenzo gran caldura, l’uno e l’altro poco dura, per San Bastiano (20 gennaio), sali il monte e guarda il piano; se vedi molto, spera poco; se vedi poco, spera assai., Per San Sebastiano un’ora abbiamo.

San Fabian e Sebastian i ven via cun la viöla in man Sant’Agnese (21 gennaio), il freddo è per le siepi. A san Vincenzo (22 gennaio) l’inverno mette i denti- San Vincenz de la gran fredüra, San Lorenz de la gran caldüra: vün e l’ alter poch el düra, Se per San Paolo (25 gennaio) è sereno, abbondanza avremo , De le calendule e de le crescendule no me ne cüre, basta che’ l dé de San Paol no’ l sé scüre.”.

Infatti San Antonio Abate (17 Gennaio) protettore degli animali, viene festeggiato  con la benedizione degli animali, il falò e la “busecca” (trippa in brodo con verdure) poi c’è  San Sebastiano (20 Gennaio), il giovane martire che viene raffigurato legato e trafitto da frecce.

Da sempre Sant’Antonio abate e San Sebastiano sono chiamati i mercanti della neve perché se nel loro giorno c’è bel tempo e splende il sole ne approfittano e vanno al mercato a comperare la neve da spargere sulla terra nei giorni successivi, dato che se non piove nel giorno di  santa Emerenziana il grano è a rischio e. dove cade, la neve può restate fino al 23 gennaio, come nei casi di Santa Agnese (21 Gennaio) patrona delle giovani dei giardinieri e degli ortolani, Santa Agata (5 Febbraio) e San Biagio (3 Febbraio) protettore della gola.

I giorni della merla, che chiudevano gennaio,  solitamente erano i più freddi e portavano copiose nevicate e per questo erano abbinati ai Santi Mercanti della Neve, oltre ad essere considerati dai contadini come un almanacco,  dato che in base al tempo che si verificava in quei tre giorni si ipotizzava il tempo per il resto dell’anno.