giulietta masina

Impossibile non ricordare la frase che Fellini le rivolse agli Oscar “Please Giulietta Stop crying!”

Cento anni fa nasceva Giulietta Masina, nota per le sue interpretazioni dei film di Federico Fellini, in particolare La strada e Le notti di Cabiria….

Figlia del violinista e professore di musica Gaetano Masina e della maestra Angela Flavia Pasqualini, Giulietta nacque a San Giorgio di Piano il 22 febbraio 1921 e visse dall’età di quattro anni a Roma presso una zia.

Frequentò il ginnasio e il liceo dalle Suore Orsoline, dove, spinta dalla zia, cominciò a coltivare la passione per la recitazione e dalla stagione 1941-1942 partecipò a numerosi spettacoli di prosa, danza e musica nell’ambito del Teatro Universitario nei locali dello Stadium Urbis, che poi diventerà il Teatro Ateneo.

Nel 1942 Giulietta incontrò negli studi dell’EIAR Federico Fellini e nel luglio 1943 la coppia si presentò ai genitori di lei.

Dopo l’8 settembre 1943 Fellini, invece di rispondere alla chiamata alla leva, sposò Giulietta il 30 ottobre.

Nel frattempo la Masina interpretò il personaggio di Pallina, prima fidanzata e poi moglie bambina di Cico, all’interno della rivista radiofonica Terziglio, per riprendere nel dopoguerra in una serie autonoma intitolata Le avventure di Cico e Pallina, interrotta dopo quattordici puntate nel febbraio del 1947.

Dopo il ruolo di comparsa che svolse nel capolavoro di Roberto Rossellini, Paisà, come una ragazza che scende le scale di un palazzo, Giulietta esordì nel cinema nel 1948 in un film diretto da Alberto Lattuada, Senza pietà, dove interpretò con Carla Del Poggio il ruolo della mondana di buon cuore, ruolo che l’accompagnò per gran parte della sua carriera.

Ma è con il marito Federico Fellini che raggiunse la notorietà a livello mondiale con il ruolo di Gelsomina nel film La strada (1954), dove recitò con Anthony Quinn e Richard Basehart, e poi con Il bidone (1955), con Broderick Crawford e ancora Basehart.

Nel 1957 la Masina toccò l’apice della carriera nel ruolo di Cabiria nel film Le notti di Cabiria, poi interpretò una donna coraggiosa in Fortunella per la regia di Eduardo De Filippo, con Alberto Sordi e lo stesso De Filippo e Nella città l’inferno di Renato Castellani, accanto ad Anna Magnani.

Fellini la diresse ancora nel suo primo film a colori, Giulietta degli spiriti (1965) con Mario Pisu e, vent’anni più tardi, in Ginger e Fred (1985) accanto a Marcello Mastroianni, nella parte di due ex ballerini di tip-tap popolarissimi durante la guerra col nome d’arte preso a prestito dai celebri Fred Astaire e Ginger Rogers.

In televisione l’attrice apparve negli anni settanta in due sceneggiati di buon successo, Eleonora (1973) diretto da Silverio Blasi e Camilla (1976) diretto da Sandro Bolchi, tratto dal romanzo Un inverno freddissimo di Fausta Cialente.

Giulietta Masina morì il 23 marzo 1994, all’età di settantatré anni, per un tumore ai polmoni, cinque mesi dopo la scomparsa di Fellini, avvenuta il 31 ottobre 1993.

Entrambi sono sepolti nel cimitero di Rimini e la loro tomba è decorata con il monumento Le Vele, opera dello scultore Arnaldo Pomodoro.