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Uno dei gioielli di Trieste, elegante, suggestivo, avvolto dal fascino di una grande storia d’amore dell’Ottocento austriaco…

Il Castello di Miramare e il suo Parco, affacciato sul mare, furono edificati per ordine dell’arciduca Massimiliano d’Asburgo che decise, attorno al 1855, di far costruire alla periferia di Trieste una residenza consona al proprio rango.

Affascinato dalla bellezza del promontorio di Grignano, uno sperone carsico a dirupo sul mare, quasi privo di vegetazione, Massimiliano acquistò vari lotti di terreno verso la fine del 1855 e la posa della prima pietra del Castello avvenne il 1 marzo 1856.

Alla Vigilia del Natale del 1860 Massimiliano e la consorte, la principessa Carlotta del Belgio, si stabilirono al pianoterra dell’edificio, che presentava gli esterni del tutto completati, mentre gli interni lo erano parzialmente, poiché il primo piano era ancora in fase di allestimento.

Nel 1867, alla morte di Massimiliano, fucilato in Messico, e dopo la partenza per il Belgio di Carlotta, il Castello accolse per brevi periodi la famiglia Asburgo.

Tra il 1869 e il 1896 ci furono quattordici soggiorni di Sissi, l’imperatrice Elisabetta d’Austria consorte di Francesco Giuseppe, che pernottò nel Castello anche nel settembre del 1882, in occasione di una visita ufficiale a Trieste.

Il 22 marzo 1900 Stefania del Belgio scelse la cappella del Castello per sposare in seconde nozze il nobile ungherese Elemér de Lónyay e nel marzo del 1914 Francesco Ferdinando, l’erede al trono, vi ospitò l’imperatore prussiano Guglielmo.

Gli ultimi Asburgo presenti a Miramare furono gli imperatori Carlo e Zita, con i quali si concluse la storia dell’impero asburgico.

Durante la prima guerra mondiale, la mobilia e le opere d’arte del Castello furono trasferite a Vienna e, al termine del conflitto, Miramare passò sotto l’amministrazione italiana Tra il 1925 e il 1926 l’Austria restituì, in base a precisi accordi con l’Italia, gli arredi completi in modo che il Castello diventasse un museo.

Dopo i necessari restauri condotti dalla regia Soprintendenza, il 24 marzo 1929 si svolse l’inaugurazione del museo, successivamente chiuso quando il duca Amedeo di Savoia Aosta stabilì la sua residenza nel Castello, abitandovi dal 1931 fino al 1937.

Nel 1943, durante l’occupazione tedesca di Trieste, fu aperta nel Castello una scuola per ufficiali nazisti, mentre l’arredo fu custodito in vari edifici cittadini.

Alla fine della guerra nel Castello arrivarono le truppe neozelandesi, cui succedettero quelle inglesi e poi gli americani, che vi rimasero dal 1951 fino al 1954, quando Trieste fu restituita all’Italia in base al Memorandum d’intesa firmato a Londra il 5 ottobre.

Nel marzo 1955 il Parco fu riaperto al pubblico e, il 2 giugno venne inaugurato il Museo Storico del Castello di Miramare, affidato alla Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia.

Il palazzo, progettato dall’ingegner Carl Junker, vede i modelli tratti dai periodi gotico, medievale e rinascimentale uniti in una sorprendente fusione, come nelle dimore che all’epoca i nobili si facevano costruire in paesaggi alpestri sulle rive di laghi e fiumi.

Nel Castello di Miramare Massimiliano ricreò uno scenario unico grazie alla presenza del mare, come nel caso del colore azzurro delle tappezzerie del pianoterra del Castello, che ispirò nomi e arredi di diversi ambienti.

La realizzazione degli interni fu il frutto del lavoro degli artigiani Franz e Julius Hofmann, mentre il pianoterra, destinato agli appartamenti privati di Massimiliano e Carlotta, ha un carattere intimo e familiare, il primo piano è quello di rappresentanza, riservato agli ospiti, come dimostrano i sontuosi ornati istoriati di stemmi e le rosse tappezzerie con i simboli imperiali.