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Maurizio Cattelan, l’artista padovano dal carattere eclettico, torna a stupire il pubblico dopo un’assenza da dieci anni da Milano e lo fa da dietro le quinte, lasciando parlare le sue opere.

La mostra Breath Ghosts Blind, visitabile dal 15 luglio al 20 febbraio 2022 al Pirelli Hangar Bicocca, è un percorso espositivo che si snoda in tre atti come in una pièce teatrale, a cura di Roberta Tenconi e Vincente Todoli.

Sono tre opere collocate in spazi differenti, per incarnare il ciclo dell’esistenza, ossia creazione, vita e morte, un progetto che vuole essere un richiamo alle tematiche esistenziali umane, alla precarietà della vita e alla forza dei sentimenti.

Le opere di Cattelan diventano in questo modo un potente strumento comunicativo per il pubblico attraverso il quale l’artista da degli importanti spunti di riflessione.

Nelle rappresentazioni esposte si notano le diverse emozioni che sono nella vita di ogni individuo, come il dolore, l’amore e la paura della morte.

La mostra diventa in questo modo un percorso visivo in cui gli avvenimenti brutali e gioiosi del mondo divengono simboli di un universo metafisico, che si tramutano in pensiero, arte che diviene parola attraverso il linguaggio dell’immagine.

Il viaggio ha inizio nella Piazza, dove la scultura Breath, realizzata in marmo di Carrara, raffigura un uomo a terra in posizione fetale con al suo fianco un cane, simbolo del soffio vitale da cui la vita ha inizio e che accumuna ogni essere vivente; da qui l’esigenza dell’artista di accostare la figura umana a quella animale in un dialogo silenzioso.

Il secondo atto si apre nelle Navate, dove ad accogliere i visitatori c’è l’installazione Ghosts, composta da dozzine di piccioni in tassidermia appollaiati sull’ex edificio industriale, per una nuova versione dell’opera presentata per la prima volta alla 47° edizione della biennale di Venezia con il nome Tourists, di una sublime potenza visiva.

Infine la mostra si conclude con il terzo atto, dopo aver percorso le lunghe Navate e giunti all’interno del Cubo, con l’opera Blind, realizzata in resina nera e composta da un monolite e dalla sagoma di un imponente aereo.

L’opera rievoca e incarna l’attentato del 2001 alle torri gemelle e in questo modo Maurizio Cattelan ha voluto trasformare un momento di dolore in uno spazio d’incontro e partecipazione emotiva, per dare la possibilità di vivere un momento catartico di profonda riflessione sul concetto di violenza e morte.