Quattro street artists in azione a Venezia durante la Biennale Arte. Gli originali in mostra ad “Inside-Outers: 4 street artists in Venice” a Giudecca 795 Art Gallery.

La street art è nell’aria, ed è inarrestabile. Non invitata alla Biennale Arte, è sì per strada ma anche accolta da una galleria d’arte della Giudecca.

Parliamo di quattro artisti non convenzionali di scuola fiorentina arrivati a Venezia ai primi di maggio.

Nelle notti precedenti il vernissage della kermesse, quindi nelle stesse ore in cui il misterioso Bansky eseguiva il suo murale, eccoli armati di carta e colla ecologica, a disseminare nelle calli opere effimere non commissionate, alla portata di tutti.

Poi di giorno al lavoro a Giudecca 795 Art Gallery dove hanno realizzato alla luce del sole alcune opere originali raccolte nella mostra “Inside-Outers: 4 street artists in Venice”.

Anonimato e mistero sì, ma fuori dalla galleria li hanno visti tutti. Giovani, divertenti, alla ricerca di legni e oggetti di recupero su cui dipingere: come pezzi di bricola o di barca portati dal mare, o una chitarra sfasciata gettata via.

Hanno dipinto seduti per terra, tra l’altro senza versare una goccia di colore sui masegni. Uno sberleffo ai cacciatori di arte che passavano loro sui piedi in tenuta da cocktail: eccola, l’arte su cui investire. Persone.

Che per tre giorni e tre notti praticamente non hanno dormito. Con uno stesso fine: un’arte di libera fruizione per il pubblico della strada. Che faccia pensare, e risvegli menti intorpidite.

E se tutto questo può far sorridere, si pensi che questa forma d’arte (persino in Italia) sta entrando non solo nelle gallerie e nelle collezioni ma anche nei musei: un rifacimento di un autoritratto di Leonardo, opera dell’inside-outer Blub è in mostra nel museo di Vinci per il cinquecentenario, e tra pochi giorni sempre Blub inaugurerà una personale intitolata “L’arte sa nuotare” al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Chi sono, o meglio cosa fanno i quattro inside-outers:
Ache77, stencil artist, è conosciuto per la carica emotiva dei suoi volti: una coppia che rappresenta la forza scaturita dall’unione delle diversità; e Lei, un volto inaccessibile e fiero che si posa su una carta impalpabile, eterna e fragile come la vita.

Blub immerge nel blu icone riconosciute o fedeli riproduzioni di opere d’arte del passato, tutti con indosso una maschera da sub, al richiamo “l’arte sa nuotare”: alla faccia di una cultura che sprofonda, e di una Venezia che deve fare i conti con visioni apocalittiche.

Exit Enter è noto per i suoi omini senza età che in un flash raccontano piccole verità e grandi sogni.

Nian lavora sul legame tra città e natura, “seminando” coloratissimi fiori e creature cariche di energia vitale negli angoli più degradati.
La realtà si materializza davanti a chi decide di vederla, così come queste opere che appaiono e scompaiono a seconda della capacità di vedere del pubblico distratto.

Giudecca 795 Art Gallery – che non ha commissionato i lavori in strada – ha dato l’opportunità a questa forma d’arte fugace di entrare in uno spazio protetto per raccontarsi: qui è nata ed è in corso la mostra delle opere originali realizzate nei giorni scorsi, e una retrospettiva del lavoro svolto sui muri della città documentato fotograficamente.