La seconda edizione delle Olimpiadi si tenne a Parigi nel 1900 da un’idea del barone De Coubertin, che lottò a lungo con Re Giorgio di Grecia, desideroso di mantenerle sempre in patria come quattro anni prima.

Erano 28 le nazioni in gara, 13 in più rispetto ad Atene, che si sfidarono in venti sport, come il cricket, il croquet, in onore agli atleti di casa, e la pelota basca, dove la Spagna ottenne la prima medaglia d’oro nella storia.

Quella di Parigi fu l’edizione durante la quale debuttò il gioco del calcio, con la Gran Bretagna che vinse su Francia e Belgio, oltre a due discipline come golf e rugby che poi sarebbero uscite per un secolo dal programma olimpico.

Memorabile fu l’impresa dell’americano Alvin Kraenzlein, che vinse quattro medaglie d’oro nell’atletica in una sola Olimpiade, ma vinse una medaglia anche un atleta asiatico, l’indiano Norman Pritchard che ebbe un argento nei 200 metri dopo lo statunitense Walter Tewksbury.

Quella di Parigi 1900 fu l’Olimpiade dei cattolici americani, che non gareggiarono la domenica, considerato il Giorno del Signore, anche se diversi atleti dei college statunitensi erano stati rassicurati dagli organizzatori francesi che le gare di atletica non si sarebbero tenute di domenica, promessa non mantenuta poiché le finali furono fissate proprio in quella giornata.

Così la federazione lasciò i suoi atleti liberi di scegliere se gareggiare oppure no, come nel salto in lungo, dove Kraenzlin, cattolico praticante, vinse il quarto oro della rassegna, anche se fu agevolato dal rifiuto del compagno di squadra Meyer Prinstein, super favorito dopo aver segnato poche settimane prima il record nazionale.

Per l’Italia, 26 furono gli azzurri iscritti alle Olimpiadi, che vinsero le prime cinque medaglie della storia olimpica italiana, tre ori e due argenti.

Il primo podio italiano di sempre fu del conte Giangiorgio Trissino nella prova del lungo nell’equitazione, per poi conquistare l’oro a pari merito con il francese Dominique Maximien Gardères nel salto in alto.

Le altre medaglie arrivarono dal ciclismo con un oro per Mario Ernesto Brusoni nella corsa a punti e dalla scherma, con la doppietta tricolore nella sciabola maestra con Antonio Conte davanti a Italo Santelli, che poi si trasferì a Budapest, fondando la scuola di sciabola ungherese oggi considerata tra le  più importanti al mondo.

Il medagliere olimpico vide la Francia prima con ben 109 medaglie, tra cui 28 ori, 43 argenti e 38 bronzi, secondi gli Stati Uniti con 48 medaglie, di cui 19 d’oro e Gran Bretagna, con 28 podi e 17 ori, l’Italia giunse settima.