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Non tutti sanno che al Santuario della Beata Vergine della Creta e delle Grazie, nella cittadina di Castellazzo Bormida, in provincia di Alessandria, ha una storia molto particolare, legata al mondo del motociclismo…

La storia del Santuario cominciò quando Giovanni Viola, per ringraziare la Vergine di essere scampato alla peste, nel 1631 fece erigere una chiesetta campestre, con un campanile con una sola campana e il soffitto composto di cassettoni di legno artisticamente lavorati.

Sull’altare della chiesa c’era un quadro di Maria col titolo della Beata Vergine di Crea, quadro che oggi e sull’altare maggiore del Santuario.

Morto il fondatore, la chiesetta fu demolita nel 1764 e il quadro della Vergine venne sistemato in una nuova parrocchia, ma molte persone, in viaggio per Alessandria, si fermavano in quel luogo a pregare, al punto che l’Arciprete nel 1781fece edificare un pilone in mattoni e incaricò il pittore Giovanni Battista Bagliani di Bergamasco di dipingere un’immagine della Vergine, ancora oggi visibile nella rotonda a fianco dell’attuale Santuario.

Nel 1797 fu avviata la costruzione di una nuova chiesa, ma i lavori furono interrotti dopo la battaglia di Marengo nel 1800, quando l’area destinata all’edificazione divenne il cimitero per i caduti dell’esercito di Napoleone.

Solo nel 1842 ripresero i lavori e il nuovo santuario fu benedetto l’8 novembre 1846 dal Vescovo di Alessandria, l’effigie della Beata Vergine tornò alla sede originaria e fu costruita una rotonda, ora parte del Santuario.

Ma come fu che la Beata Vergine divenne la Madonnina dei Centauri?

Questa storia, che coincide con la storia del Moto club di Castellazzo Bormida parte nell’inverno 1933 quando il farmacista di Castellazzo, Marco Re, e un fabbricante di ghiaccio, Giovanni Moccagatta, unite dalla passione per le due ruote, presero parte al Raduno dei Centauri di Roma del 24 maggio dello stesso anno, con 7 motociclisti castellazzesi, e sfilarono per via dei Fori Imperiali alla tassativa velocità di 80 km/h, assieme ai10.000 partecipanti del Raduno.

Il 2 marzo del 1934 Marco Re proclamò la Beata Vergine di Crea come la Patrona del Moto club.

Negli anni successivi il moto club vide aumentare il numero degli iscritti, che parteciparono a molti motoraduni.

L’8 settembre 1946 a Castellazzo Bormida si tenne il primo Convegno motociclistico internazionale della Madonnina dei Centauri, che vide la presenza di molti nomi importanti del motociclismo italiano e straniero.

Dall’anno successivo il motoraduno fu ufficialmente iscritto nel calendario internazionale.

Il 6 marzo del 1947 giunse da Roma l’annuncio che, con il Breve Apostolico 17/47 dell’11 febbraio 1947, papa Pio XII proclamava la Beata Vergine di Crea, venerata nel santuario di Castellazzo Bormida, la patrona dei motociclisti.

Oggi un gran numero di ex voto, custoditi nel santuario, racconta di come la dedizione alla Madonnina del Centauri continui ancora oggi, con motociclisti che arrivano da tutta la penisola e non solo.