Oltre le sue spiagge, l’incantevole cittadina ligure di Rapallo è ricca di monumenti, legati alla sua lunga storia…

Di origine preromana, entrò a far parte del protettorato di Genova fra il X e l’XI secolo e prese parte alle lotte contro Pisani, Veneziani e Francesi.

Nel 1550, dopo il saccheggio da parte del Pirata Dragut, fu costruito il castello, che rientrava nel complesso difensivo del Golfo.

Dalla seconda metà dell’800 iniziarono le fortune turistiche di Rapallo, con la costruzione dei primi alberghi a carattere internazionale tra cui, nel 1874, il Grand Hotel et d’Europe.

Nel tempo vi soggiornarono molti personaggi del mondo della musica, della scienza, dell’arte e della letteratura, come i compositori Franz Liszt e Jean Sibelius, che qui lavorò alla sua Sinfonia N° 2 in Re maggiore, Cosima Wagner e Arturo Toscanini; Marie Curie, Sigmund Freud e Guglielmo Marconi, i pittori Vasilij Kandinsky e Oskar Kokoschka, Friedrich Nietzsche, William Butler Yeats, Ernest Hemingway, Ezra Pound e la poetessa Premio Nobel Gabriela Mistral.

La città è nota anche per essere stata la sede di due importanti trattati che ridisegnarono gli equilibri politici al termine della Prima Guerra Mondiale.

Nel 1920 il Regno d’Italia e il Regno dei Serbi, Croati e Sloveni si riunirono a Rapallo per accordarsi sui nuovi confini dei due Stati mentre nel 1922 la Repubblica di Weimar e l’Unione Sovietica vi s’incontrarono per sancire una rinuncia reciproca ai danni di guerra.

Il Castello di Rapallo, che sorge su una base di scogli, direttamente sul mare, è composto di un bastione con torre e garitta, e fu edificato nel 1546 per difendere la città che era stata saccheggiata dal pirata turco Dragut.

Nel XVI secolo divenne una prigione e nel 1866 fu una sede delle carceri giudiziarie.

Oggi il castello è stato dichiarato Monumento Nazionale dal Ministero per i Beni Culturali.

Ubicata nel cuore del centro storico è la Basilica dei Santi Gervasio e Protasio, che secondo le fonti fu il primo edificio religioso cristiano a essere edificato nel territorio, all’inizio del XII secolo e, con l’Oratorio dei Bianchi, la Torre Civica e il Palazzo Municipale fa parte di quel nucleo originario che diede vita alla prima comunità rapallese in epoca medievale.

Nella Parrocchiale di San Michele di Pagana, una frazione di Rapallo lungo la strada litoranea che porta a Santa Margherita Ligure e a Portofino, sono presenti varie opere d’arte, come il Crocifisso con i Santi Francesco e Bernardo del pittore fiammingo Anton Van Dyck, commissionatogli da Francesco Orero intorno al 1620.

Situato su un colle, in una posizione panoramica dominante l’intero Golfo del Tigullio, a 612 metri di altitudine, raggiungibile anche con la spettacolare funivia in partenza da Rapallo, è il Santuario della Madonna di Montallegro, uno dei principali santuari mariani liguri.

L’edificio fu realizzato intorno al 1557, insieme al ricovero per pellegrini, con le risorse degli abitanti e presenta una facciata marmorea neogotica opera dell’architetto Luigi Rovelli e dei portali bronzei che furono aggiunti successivamente.

L’interno della chiesa custodisce vari ex-voto, oltre a opere di G.B. Carlone, Francesco Schiaffino e Nicolò Barabino.

La Madonna di Montallegro è la patrona di Rapallo dal 1739, come dimostra lo stemma comunale che riporta una lettera M collocata al centro di due grifoni che sorreggono la corona reale.