Vincitore del premio Nobel per la letteratura nel 1983, William Golding fu un uomo tormentato dalla continua ricerca del lato oscuro dell’uomo, come nel suo capolavoro Il signore delle mosche…

Golding nacque il 19 settembre 1911 a Newquy, in Cornovaglia, frequentò le scuole a Marlborough, dove suo padre Alec era insegnante di scienze, poi dal 1930 proseguì gli studi a Oxford, dove studiò scienze naturali, poi passò allo studio della letteratura e della filosofia.

Lo scrittore lavorò per due anni come insegnante in una scuola a Streatham, a sud di Londra, e nel 1937 tornò a Oxford, dove completò gli studi.

In seguito si trasferì a Salisbury dove insegnò in una scuola elementare e conobbe Ann Brookfield che sposò nel 1938.

La coppia si trasferì nel Wiltshire, dove Golding insegnò alla Bishop Wordsworth’s School, ma lo scoppio della guerra spinse lo scrittore ad arruolarsi nella Royal Navy.

Golding trascorse la prima parte della guerra in mare e poi in un centro di ricerca nel Buckinghamshire, infine dal 1943 prese parte alla scorta delle navi dragamine costruite nei cantieri statunitensi e dirette in Inghilterra, oltre a collaborare al supporto navale allo sbarco in Normandia e all’invasione di Walcheren.

Nel settembre 1945 lo scrittore lasciò la marina e tornò all’insegnamento e un anno dopo la famiglia si trasferì nuovamente a Salisbury.

Nel 1952 Golding cominciò a scrivere un romanzo intitolato Strangers from Within che spedì a diversi editori ottenendo solo risposte negative e solo nel 1954 il romanzo venne pubblicato con il nuovo titolo di Il signore delle mosche.

Il romanzo racconta di come, dopo un incidente aereo, alcuni ragazzi, membri di un coro musicale, si ritrova naufrago su un’isola del Pacifico, totalmente isolata dalla civiltà moderna.

Ralph, ragazzino biondo di dodici anni, e Piggy, un bambino miope e sovrappeso, riescono a radunare tutti i superstiti e, dopo una votazione, Ralph viene nominato capo, per la sua indole di leader, mentre Piggy diventa il suo consigliere.

Ben presto però Jack, un giovane naufrago dal temperamento sovversivo, non è disposto ad accettare la supremazia del capogruppo, così Ralph gli affida il controllo di un gruppo di coristi per accontentarlo e placarne in qualche modo l’ira.

Ma da questo gesto inizia a formarsi un secondo gruppo, guidato da Jack, dominato dalla violenza e dall’autoritarismo, sorvegliato con il terrore, che in poco tempo richiama a sé la maggioranza dei ragazzi.

Gli animi dei bambini vengono sempre più a dimenticare la prima legge naturale, trasformandosi in assassini, dopo che uccidono un ragazzo durante un rituale e subito dopo anche Piggy, vittima di un’ingiustificata violenza.

Con la morte di Piggy, simbolo della saggezza e delle idee di libertà, muore anche l’ultimo barlume di una convivenza democratica sull’isola.

La storia termina con l’arrivo di una nave di passaggio, in questo modo Ralph si salva dalla minaccia di morte rappresentata dai suoi stessi compagni.

Nel 1958 morì il padre di Golding e nel 1962 lo scrittore abbandonò l’insegnamento per dedicarsi completamente alla scrittura.

Negli anni seguenti pubblicò diversi romanzi, ma nel 1968 iniziò ad avere dei problemi a scrivere, e a partire dal 1971 tenne un diario sulle sue difficoltà di scrittura.

A Golding nel 1983 fu conferito il Premio Nobel per la letteratura e nel 1988 venne nominato baronetto.

William Golding morì la mattina del 19 giugno 1993, per un attacco cardiaco, nella sua casa di Perranarworthal.