Diretta da Antonio Monda, con Laura Delli Colli, presidente della Fondazione Cinema per Roma, e Francesca Via, Direttore Generale, la quindicesima edizione della Festa del Cinema di Roma si terrà dal 15 al 25 ottobre presso il Parco della Musica Ennio Morricone

Sarà Soul, il nuovo film Disney e Pixar firmato dal premio Oscar® Pete Docter, ad aprire la Festa del Cinema dove il regista, sceneggiatore, animatore e produttore statunitense Pete Docter, attuale Chief Creative Officer di Pixar Animation Studios, vincitore di due Premi Oscar per Up e Inside Out, racconta di Joe Gardner, un insegnante di musica di scuola media che ha l’occasione di suonare nel migliore locale jazz della città.

Ma un piccolo passo falso lo proietterà dalle strade di New York fino a un luogo fantastico in cui le nuove anime ricevono personalità, peculiarità e interessi prima di andare sulla Terra.

Fra le opere della prossima edizione della Festa del Cinema ci sarà Mi chiamo Francesco Totti di Alex Infascelli, pluripremiato regista di Almost Blue e S Is for Stanley, sulla carriera del campione partendo dalla notte precedente al suo addio al calcio tra momenti chiave della sua carriera, scene di vita personale e ricordi inediti.

Tra gli altri film annunciati, anche Palm Springs di Max Barbakow, commedia sulla natura dell’amore e della solitudine, che sarà nelle sale italiane dal 29 ottobre distribuito da I Wonder Pictures.

La Festa del Cinema di Roma ospiterà alcuni film della Selezione Ufficiale 2020 del Festival di Cannes in un evento speciale con il Delegato Generale Thierry Frémaux.

Satyajit Ray, considerato uno dei più maggiori cineasti della storia della settima arte, sarà il protagonista di una retrospettiva su un produttore, regista, sceneggiatore e compositore dei temi per i suoi film, che nella sua opera raccontò i generi più diversi con stili e linguaggi sempre nuovi: forti le influenze della letteratura e della tradizione indiana, i richiami al neorealismo italiano e l’attenzione al contesto internazional, con vari riconoscimenti ottenuti nel corso degli anni, dal Leone d’Oro al Premio Oscar alla Carriera.

Cosa sarà di Francesco Bruni sarà il film di chiusura, dove il cineasta romano, pluripremiato sceneggiatore di film quali Ovosodo, La prima cosa bella, Il capitale umano di Paolo Virzì, e di serie televisive come Il commissario Montalbano, torna alla regia dopo i successi di Scialla! (Stai sereno), Noi 4 e Tutto quello che vuoi, con Kim Rossi Stuart nei panni di Bruno Salvati, regista di scarso successo, al punto che il suo produttore fatica a mettere in piedi il prossimo progetto.

Un giorno Bruno scopre di avere una forma di leucemia e, con un’ematologa competente e tenace, parte per un percorso a ostacoli verso la guarigione, allo scopo di trovare un donatore di cellule staminali compatibile ma, dopo alcuni tentativi falliti, Bruno comincia ad avere seriamente paura.

Quando suo padre Umberto, rivelandogli un segreto del passato, accende in tutti una nuova speranza. Bruno e la sua famiglia faranno un inatteso percorso di rinascita, che cambierà i loro rapporti e gli insegnerà ad alzare gli occhi e a guardare gli altri.