Nato il 20 ottobre 1905 Frederic Dannay, con il cugino Manfred B. Lee, nato l’11 gennaio 1905, ha ideato il personaggio di Ellery Queen, uno dei simboli del giallo americano del Novecento…

Appassionati del giallo deduttivo alla Sherlock Holmes, i due cugini sognavano di scrivere un romanzo del genere insieme e videro la loro occasione nel 1928, quando la rivista McClure’s e la casa editrice Stokes presentarono un premio di 7500 dollari per il miglior romanzo poliziesco.

I due cugini scrissero il loro primo romanzo, La poltrona n. 30, con protagonista Ellery Queen e usarono il nome dell’investigatore come pseudonimo, in modo da evitare che i lettori si dimenticassero uno dei due autori.

Ellery Queen è un giovane giallista e investigatore dilettante dalla mente lucida e analitica, laureato all’università di Harvard e interessato al crimine solo per curiosità, mentre il padre Richard, di origine irlandese, è ispettore capo della squadra Omicidi della polizia di New York.

In moltissimi casi è Ellery ad aiutare il padre nelle indagini sui delitti che la sua squadra deve affrontare.
La poltrona n. 30 definì subito il modello dei lavori successivi, con un crimine insolito, ricco di prove contrastanti, la presenza di Richard Queen e del suo assistente, il sergente Velie; la messa a disposizione di tutti gli elementi utili a scoprire il colpevole e la sfida al lettore che precedeva la soluzione del caso.

Venne inaugurata anche la formula base del titolo che seguiva lo schema The, aggettivo di nazionalità, un sostantivo e Mystery, come un omaggio ai titoli dei romanzi di S. S. Van Dine con Philo Vance, che seguivano lo schema The, sostantivo e Murder Case.

Se dal padre Richard Ellery eredita l’interesse verso il crimine, deve alla madre scomparsa l’intelligenza critica, l’aspetto snob e la necessità di non dover lavorare per mantenersi, come per Philo Vance, ma se l’atteggiamento del giovane Queen nei primi romanzi era una parte essenziale del personaggio, man mano quest’aspetto svanì del tutto, al punto che poi la sua presenza nei romanzi sarà giustificata solo dal ruolo di risolutore, senza aggiungere altro colore alle vicende.

Ellery Queen arrivò in Italia negli anni Trenta, pubblicato nei Gialli Mondadori, incontrando subito un largo consenso tra gli appassionati del genere.

La poltrona n.30 vinse il premio, ma la rivista chiuse prima di assegnarlo ai cugini e di pubblicare il romanzo.

Dannay e Lee non si persero d’animo, cercarono un altro editore, e finalmente il libro vide la luce nel 1929 grazie alla casa editrice Stokes.

Anche se il primo romanzo fu un successo, i cugini lasciarono i loro lavori da pubblicitari per dedicarsi a tempo pieno alla scrittura solo nel 1932, quando uscirono quattro romanzi a firma di Barnaby Ross, ma scritti da Dannay e Lee, in cui l’investigatore è il vecchio attore shakesperiano sordo di nome Drury Lane.

Nel 1942 esce Il paese del maleficio, dove debuttò la cittadina di Wrightsville, nel New England, che sarà uno dei posti prediletti di Ellery, ma ogni volta che vi si reca avviene un delitto.

Con l’uscita di Colpo di grazia nel 1958, che secondo i piani dei due cugini doveva essere l’ultimo caso di Ellery Queen, il nome di Ellery venne ceduto ad altri scrittori, soprattutto di hardboiled, che pubblicarono i loro libri con questo nome, pur senza usare il personaggio.

Ellery ritornò nel 1963 in Bentornato Ellery e la storia del giallista investigatore terminò nel 1972 con La prova del nove, poichè Lee era scomparso il 3  aprile 1971, mentre Frederic Dannay morì il 3 settembre 1982.