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Una pietra azzurra come il mare…

L’acquamarina è una pietra preziosa azzurra che, come lo smeraldo, è una delle varietà colorate del minerale berillo.

Utilizzata dall’antichità sia in cristalloterapia che nella realizzazione di gioielli, l’acquamarina si trova sotto forma di cristalli esagonali, anche di grandi dimensioni.

I giacimenti più abbondanti si trovano in Brasile, ma si possono trovare in Pakistan, dove le miniere sono a più di 4000 m di altitudine, in Afghanistan, Nigeria, Madagascar, Mozambico, Zambia e in alcune regioni degli Stati Uniti.

L’acquamarina prende il nome dall’acqua di mare per via del suo colore, dall’azzurro chiaro al verde acqua, e della sua trasparenza. È stata una delle prime gemme a essere utilizzate nella produzione di bigiotteria e gioielli poichè Egizi, Assiri e Babilonesi già la conoscevano, così come i Greci.

Oggi è utilizzata in qualsiasi tipo di gioielli per il suo colore e per la luce che irradia attraverso le sue sfaccettature trasparenti: anelli, collane, pendenti, orecchini, bracciali, spille, diademi ma anche orologi e gemelli.

Essendo molto dura e avendo una lucentezza simile a quella del vetro, l’acquamarina è impiegata soprattutto per i castoni su anelli e collane.

I gioielli con questa pietra decorativa sono sfoggiati durante la stagione estiva per il suo pleocroismo, cioè la capacità di acquistare colori diversi a seconda dell’incidenza da cui si guarda, e la sua qualità bifrangente, che riflette due volte la luce che l’attraversa.

Facilmente disponibile sul mercato e abbinabile con qualsiasi tipo di colore, l’acquamarina è particolarmente indicata per essere incastonata su anelli, senza necessariamente essere sottoposta a costosi trattamenti migliorativi o stabilizzanti.

La regina di Inghilterra Elisabetta II ricevette nel 1953 una tiara commemorativa di acquemarine dal popolo brasiliano, lo stesso che aveva donato alla moglie del presidente Roosevelt nel 1935 una gemma gigantesca, da 1847 carati.

L’acquamarina più grande mai intagliata è conosciuta con il nome di Dom Pedro, pesa 10395 carati ed è un obelisco di acquamarina dall’artista specializzato nel design di pietre preziose Bernd Munsteiner, oggi allo Smithsonian National Museum of Natural History di Washington.

Per valutare il valore di un’acquamarina bisogna tenere in considerazione il colore e la sua trasparenza o, ancora meglio, la sua purezza.

All’acquamarina sono state attribuite la virtù di donare pace alla mente e al corpo e nell’antichità si pensava che fosse di buon auspicio regalarla agli sposi nel giorno delle nozze, perché avrebbe preservato il matrimonio da possibili scontri, ma anche come propiziatrice di fecondità e felicità. Nel medioevo era usanza scambiarsela anche tra amici, in segno di rispetto e affetto.

L’acquamarina è una delle pietre portafortuna dei nati sotto il segno dei pesci a marzo e, con l’ametista si pensa aiuti i marzolini a lavorare sulle proprie emozioni.

Poiché il segno zodiacale dei pesci è dominato da Nettuno, l’acquamarina è un buon alleato per placarne le turbe emotive, in particolare gli eccessi di tristezza e paure.