Febbraio il mese dellacquario

Visibile nel cielo dal 21 gennaio al 19 febbraio, il segno dell’Acquario deriva dall’antica Babilonia, e molto probabilmente era conosciuto anche in epoca precedente.

Infatti, nell’antico Egitto il Nilo era visto come il Cuore dell’Egitto stesso, uno straripante corso d’acqua che aveva origine da se stesso, come l’Acquario.

A un certo punto per i Greci questa costellazione fu identificata in Zeus, il quale lasciava fluire la sua acqua vitale per dare origine alla Terra.

L’Acquario rappresenta anche la figura di Ganimede, un giovane la cui bellezza destava l’attenzione degli stessi Dei.

Dato che ognuno di essi lo desiderava Zeus, assumendo le sembianze di un’aquila, rapì Ganimede, ma i genitori del ragazzo furono così addolorati che i loro lamenti si sentivano fin sull’Olimpo. Zeus decise di consolarli mandando loro un dono, un’anfora d’oro, creata da Efesto, ma questo non riuscì a consolare i genitori affranti.

Cosi il padre degli dei decise di rendere immortale Ganimede, ponendolo insieme all’aquila tra le altre stelle, in modo che i genitori potevano vederlo in cielo ogni notte.

Esiste un altro mito riguardante l’Acquario, che narra di come, nei tempi antichi, la gente vivesse pacificamente e senza grossi problemi.

Ma, col passare del tempo, il male prese il sopravvento e Zeus, dopo aver udito le voci che giravano riguardo a tutto questo, scese sulla terra per verificare se ciò che aveva udito fosse vero.

Dopo aver assunto le sembianze di un mendicante, arrivò al palazzo reale del Re Licaone e gli chiese ospitalità per una notte, ma il sovrano gli rifiutò l’ospitalità.

Furente, Zeus gli rivelò la sua vera identità e lo trasformò in un lupo mannaro, dopo di che ritornò sul monte Olimpo e fece cadere sulla terra una pioggia incessante che annegò ogni essere vivente. Si salvò solo il figlio di Prometeo, Deucalione, con la moglie Pirra, figlia di Pandora ed Epimeteo, fratello di Prometeo, che con una barca arrivarono sul monte Parnaso e davanti alle rovine del tempio della dea Themis chiesero Zeus di far ritornare la stirpe degli uomini sulla terra, preghiera che venne esaudita.

Da allora il nome Acquario prende la sua definizione dal greco Noah, che era il nome antico di Deucalione.

Inoltre il simbolo dell’Acquario è composto da due onde, che derivano dalla rappresentazione dei due serpenti di Wisdom, anch’esso di derivazione egizia, dove l’onda più alta simboleggia l’intelligenza, mentre l’onda più bassa rappresenta la purificazione.

L’Acquario è considerato anche il segno dell’uguaglianza, della fraternità, della felicità e della speranza.