Tom Ponzi

Nel giorno del ricordo raccontiamo la vita di un ragazzo emiliano, nato in Istria, che divenne una figura leggendaria…

Tom Ponzi nacque a Pola il 25 settembre 1921, primogenito di sette figli di un romagnolo che si era spostato in Istria con la famiglia per il suo incarico statale.

Il passaggio cruciale nella vita del giovane Ponzi giunse con l’8 settembre 1943, quando decise di unirsi a un reparto di paracadutisti, come fece anche l’amico Dario Fo.

Il suo nome comparve sui giornali nel luglio 1946 in uno dei tanti episodi della storia del dopoguerra italiano; un fatto che senza il suo intervento avrebbe avuto davvero conseguenze tragiche.

Una sera, nella sede della redazione del settimanale Rivolta Ideale, mentre era in corso una conferenza del professore Achille Cruciani, qualcuno lanciò una bomba nella sala, ma Ponzi afferrò l’ordigno e lo lanciò fuori dalla finestra.

Nel 1948 Tom fondò la Mercurius Investigazioni e così iniziò a lavorare su piccole cose, indagini di provincia accompagnate da una buona preparazione fisica, grazie a corsi di arti marziali.

Due anni dopo trasformò il suo ufficio in Tom Ponzi Investigazioni e nell’ottobre 1956 la drammatica vicenda di Terrazzano, vicino a Milano, lo vide nel ruolo di coraggioso protagonista.
In quel giorno di ottobre due balordi, i fratelli Santato, entrarono in una scuola elementare, sequestrarono quasi cento bambini e tre maestre e chiesero duecento milioni.

Una giornata di trattative con la Polizia che aveva circondato l’edificio scolastico, portò a una situazione che non si riusciva a sbloccare.

Quando una delle maestre affrontò i sequestratori, Tom Ponzi approfittò della confusione e salendo su una scala a pioli entrò nella scuola seguito dall’operaio Sante Zennaro che rimase ucciso dal fuoco amico delle forze dell’ordine.

Tom Ponzi riuscì a disarmare i due sequestratori e a liberare gli ostaggi, il coraggioso detective non ebbe nessun riconoscimento ufficiale, se non gli abbracci dei genitori dei bambini e una lettera di ringraziamento dei sequestrati, maestre e alunni.

Ponzi interpretò anche la parte dell’ispettore Sciancalepre in un film con l’attrice Martine Brochard, versione cinematografica de I giovedì della signora Giulia tratta dal romanzo di Piero Chiara.
La bravura professionale, il successo, lo sviluppo di un’attività che lo portò ad avere quasi duecento collaboratori, molto denaro, ville, yacht e Rolls Royce, ma anche invidie e tentativi di coinvolgimento in una vicenda giudiziaria legata a intercettazioni telefoniche, tra poliziotti, agenti segreti, spioni e politici.

Tom se ne andò in esilio in Francia per cinque anni, ma ritornò in patria dopo il totale proscioglimento dalla vicenda, a testa alta.

La figlia prediletta, Miriam, paracadutista come il padre, lo affiancò nell’attività e, dopo la sua morte, avvenuta il 9 maggio 1997 a Busto Arsizio, ne prosegue ancora oggi l’attività investigativa.