Un calciatore leggendario, amatissimo dal popolo brasiliano…

Socrates Brasileiro Sampaio de Souza Vieira de Oliveira, meglio noto come Sócrates, nacque a Belém il 19 febbraio 1954.

Il padre era un palestinese di religione cristiana trasferitosi in Amazzonia,  autodidatta e appassionato di lettura, che amava i classici greci, da cui trasse il nome del figlio.

Socrates studiò  all’Universidade de São Paulo, laurendosi in Medicina, ma il suo cuore era tutto per il mondo del calcio.

Iniziò la sua carriera sportiva nel Botafogo di Ribeirão Preto nel 1974 e dal 1978 al 1984 giocò nel Corinthians, di cui fu anche capitano.

Negli anni della dittatura brasiliana, coi compagni di squadra del Corinthians  Socrates promosse un esperimento di organizzazione della squadra su basi non gerarchiche, detto Democrazia corinthiana. L’impatto di questa scelta, insieme alle scritte a favore della democrazia che i giocatori mostravano in campo sulle magliette, fu notevole, e la Democrazia corinthiana è oggi ricordata in Brasile come una delle più importanti forme di resistenza avvenute durante il governo dei militari.

Nel 1984 Socrates fu acquistato dalla Fiorentina per 5,3 miliardi di lire, un ingaggio astronomico che comprendeva 18 biglietti aerei andata e ritorno col Concorde per Rio de Janeiro da Parigi ed un corso di specializzazione in ortopedia con un luminare italiano.

I tifosi si aspettavamo molto dal grande giocatore, che mise a segno la prima rete alla quarta giornata, nel 5-0 interno contro l’Atalanta.

Socrates poi deluse le attese, dimostrandosi troppo lento per il gioco della squadra e segnò altre cinque reti  in campionato, una in Coppa Italia e due in Uefa, senza riuscire a evitare la pesante sconfitta a opera dell’Anderlecht.

Durante la sua esperienza in Italia, un quotidiano lo soprannominò Il dottor Guevara del futebol. Nonostante avesse un contratto per altre due stagioni, nell’estate 1985 ritornò in Brasile, prima al Flamengo e poi al Santos, dove chiuse la carriera nel 1988.

Nel 2004 tornò in campo a cinquant’anni per giocare con il Garforth Town, squadra dilettantistica inglese di decima serie, nota a livello mondiale proprio dalla fugace apparizione del campione brasiliano.

Sócrates disputò 60 gare in Nazionale, realizzando 22 reti ed era il capitano ai Mondiali 1982, in cui segnò una rete contro l’Italia nella partita del 29 giugno 1982, terminata con   la sconfitta per 3-2, oggi ricordata come tragedia del Sarriá.

Partecipò al torneo anche nel 1986, con il Brasile che fu eliminato dalla Francia nei quarti di finale, segnò una rete alla Spagna nella prima fase e alla Polonia negli ottavi.

In due edizioni consecutive della Copa América (1979 e 1983) ebbe un terzo e un secondo posto.

Ritiratosi dal calcio nel 1988, iniziò la carriera da medico a Ribeirão Preto, svolgendo anche l’attività di commentatore sportivo per la tv brasiliana, oltre a incidere un disco, a fare l’impresario teatrale e ad avvicinarsi alla politica.

Sócrates il 3 dicembre 2011 venne  ricoverato a causa di un’infezione intestinale che ne provocò la morte il giorno dopo all’ospedale Albert Einstein di San Paolo, a causa di uno shock settico.

L’’ex giocatore morì proprio nel giorno in cui il Corinthians divenne campione nazionale e, al suo funerale, migliaia di tifosi  omaggiarono il Dottore nel suo ultimo viaggio.