La donna che cambiò la storia del Sud degli Stati Uniti…
Rosa Louise McCauley nacque a Tuskegee, nello stato dell’Alabama, il 4 febbraio 1913, da James e Leona McCauley.
Poco tempo dopo la famiglia si trasferì a Pine Level, un piccolissimo centro dell’Alabama, nella fattoria dei nonni, ex schiavi, che la piccola Rosa aiutava nella raccolta del cotone.
Nel paese dove abita la famiglia McCauley c’erano vari casi di violenza ed assassini nei confronti dei neri per mano del Ku Klux Klan, società segreta fondata nel 1866 negli Stati del Sud, in seguito alla guerra di secessione americana e alla concessione dei diritti politici ai neri.
Dopo qualche anno, Rosa si trasferì a Montgomery per assistere la madre, in pessime condizioni di salute, e frequentare il liceo.
Rosa aveva 18 anni quando nel 1931 sposò Raymond Parks, un barbiere e attivista del NAACP (National Association for the Advancement of Colored People), il movimento per i diritti civili dei neri.
Nel 1940, anche lei entrò nello stesso movimento, diventandone in breve tempo la segretaria, oltre a lavorare come sarta in un grande magazzino di Montgomery.
Il 1 dicembre 1955 Rosa per tornare a casa prese l’autobus 2857 e, vedendo che tutti i posti riservati ai neri sono occupati, si sedette in un posto libero, destinato sia a bianchi che a neri.
Dopo solo poche fermate salì un uomo bianco e la legge prevedeva che Rosa debba alzarsi e cedere a lui il suo posto.
Rosa tuttavia non accennò minimamente a farlo e l’autista le disse che i neri devono lasciare il posto ai bianchi, invitandola a spostarsi in fondo all’autobus.
Tutti gli occhi dei passeggeri erano puntati su di lei, i neri la guardano con orgoglio e soddisfazione, mentre i bianchi rimasero disgustati.
A quel punto, l’autista chiamò la polizia, che nel giro di pochi minuti arrestò la donna.
Durante il processo, che avvenne il 5 dicembre dello stesso anno, Rosa Parks fu dichiarata colpevole.
La notizia dell’arresto accese gli animi degli afroamericani, mentre il leader del movimento Martin Luther King cercò di organizzare una manifestazione pacifica.
Jo Ann Robinson, dirigente di un’associazione femminile, decise che da quel giorno nessun individuo appartenente della comunità nera di Montgomery sarebbe salito su un autobus e su qualsiasi altro mezzo di trasporto.
La popolazione di Montgomery contava allora più neri che bianchi, di conseguenza era inevitabile cedere, pena il fallimento delle aziende.
Questo atto di resistenza durò fino al 13 dicembre 1956, quando la Corte Suprema dichiarò incostituzionale e quindi illegale la segregazione dei neri sui mezzi di trasporto pubblico.
Le leggi di segregazione razziale furono abolite definitivamente il 19 giugno 1964.
Rosa Parks in seguito affiancò Martin Luther King per la difesa dei diritti civili e l’emancipazione dei neri.
Il presidente americano Bill Clinton, nel 1999 la invitò alla Casa Bianca per consegnarle un’onorificenza.
Rosa Parks morì a Detroit il 24 ottobre 2005.
A Montgomery, dove c’era la fermata dell’autobus 2857, la via Cleveland Avenue è stata ribattezzata Rosa Parks Boulevard.
Nel 2012, Barack Obama fu fotografato simbolicamente come primo presidente americano di pelle nera, nello storico autobus, acquistato dall’Henry Ford Museum di Dearborn.