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Il 22 settembre è il giorno della memoria di San Maurizio, personalità molto importante nella storia del cristianesimo…

Maurizio nacque verso il 250 dopo Cristo, da genitori pagani in Africa, probabilmente a Tebe, e giovanissimo entrò nell’esercito romano, dove in poco tempo divenne il comandante della legione Tebea o Tebana, un corpo scelto di ufficiali e di soldati.

La leggenda narra che la legione Tebea operasse in Siria e Palestina e soggiornasse per un inverno a Gerusalemme, dove Maurizio conobbe il Vangelo attraverso le conversazioni con un Vescovo.

Il comandante della legione Tebea, dopo aver ricevuto il battesimo, pose ai suoi ufficiali un problema spirituale e ben presto li convertì al cristianesimo.

Nel 285 dopo Cristo l’imperatore Diocleziano, per dare maggiore solidità all’impero, affidò l’occidente al collega Massimiano, che soffocò nel sangue le rivolte che scoppiavano nelle terre conquistate.

Quando una di queste rivolte avvenne nella contrada di Bagaudi, tra la Francia e la Svizzera. Massimiano mosse contro di loro e, per essere sicuro di avere reparti fedeli ai suoi ordini, fece trasferire in Italia la legione Tebea.

La legione arrivò a Roma, dove Maurizio e i suoi uomini s’incontrarono con la comunità cristiana locale ed ebbero la benedizione del Papa Marcellino, poi cominciarono la lunga marcia di trasferimento, per le vie consolari, fino alla Liguria e al Piemonte, fino al valico del Gran San Bernardo, infine si accamparono sulle rive del Rodano nei pressi della città di Ottoduro, in un luogo detto Agauno.

Il padiglione imperiale era a Ottoduro, e lì Maurizio si recò per ricevere gli ordini, ma Massimiano Erculeo gli propose di mascherare la repressione delle sommosse contadine con la persecuzione dei cristiani, rei di lesa maestà, poiché negavano all’imperatore gli onori divini.

Maurizio, amareggiato, tornò ad Agauno e parlò agli ufficiali e ai legionari per tutta la notte e così all’alba, mentre le trombe imperiali suonano l’adunata a Ottoduro, la legione Tebea non comparve.

Vedendo che Maurizio e i suoi legionari erano rimasti al loro accampamento, Massimiano ordinò la decimazione della legione ma, nonostante questo, i coraggiosi soldati decisero di non voler perseguitare i fratelli cristiani e di non celebrare riti pagani, cosi l’imperatore ordinò una seconda decimazione.

Neppure questa volta la legione si piegò e Massimiano alla fine ordinò che i soldati a lui fedeli sterminassero la legione, come infatti avvenne.

Fin dal 360 c’era, sul luogo del martirio dei Santi Tebei, una chiesetta, dove erano state collocate le reliquie di San Maurizio e dei suoi compagni, in seguito vi venne eretto un monastero e più tardi fu edificato un borgo che prese il nome di San Maurizio.

Oggi Saint Maurice nel Vallese, in Svizzera, è la più antica abbazia dell’occidente che custodisce un tesoro famoso in tutto il mondo.

San Maurizio è dal 1941 il patrono degli Alpini, come scrisse Papa Pio XII nel suo Breve 659/41 del 19 luglio.