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Uno degli stadi spagnoli che fu parte della storia del calcio europeo e mondiale…

Lo Stadio del Sarrià fu la casa dell’Espanyol, la squadra simbolo di Barcellona, fra il 1923 e il 1997, prima che fosse edificato il nuovo complesso sportivo sulla collina che domina la città, il Montjuïc, vicino allo Stadio Olimpico.

La storia dello stadio cominciò negli Anni Venti quando il club, con sede in calle Muntaner, decise di spostarsi in una struttura più capiente e ottenne, per 170.000 pesetas, un terreno in Can Rabià.

Aperto il 18 febbraio 1923, ben prima del termine dei lavori di costruzione, il progetto dello stato venne rivisto più volte in seguito all’esplosione dei costi, che portò il club sull’orlo del tracollo finanziario.

Al termine dei lavori, si era passati dai previsti 40.000 posti ai 10.000 spettatori di capienza, il primo match vide la vittoria dei padroni di casa per 4-1 contro il Sants.

Dopo pochi anni, fu aumentata la capienza del complesso grazie alla costruzione di un’ulteriore serie di gradoni, ma fu solo negli anni Settanta che lo stadio assunse la versione definitiva con due altri piani che portarono alla massima capienza di 44.000 persone.

Il Sarrià divenne famoso per gli italiani nel giugno 1982, quando l’Italia, inserita nel girone C del secondo turno dei Mondiali di Spagna 82, batté in quel complesso l’Argentina di Maradona e il Brasile delle tante stelle, Zico e Socrates su tutti.

Nelle due partite, iniziate alle 17, mentre in Catalogna il caldo estivo era soffocante, Bearzot guidò gli azzurri a due eventi leggendari che furono il trampolino di lancio verso la finale di Madrid.

Lo stadio fu teatro anche di una serie di partite del torneo olimpico del 1992, fra cui due match dell’Italia contro Polonia (0-3) e Irak (1-0) .

Fu una nuova crisi finanziaria dell’Espanyol a determinare il destino dello stadio, infatti a metà degli anni Novanta la dirigenza catalana fu costretta a vendere il terreno agli investitori immobiliari e questa decisione trovò il consenso del governo cittadino, che aveva l’interesse a trovare qualcuno che utilizzasse lo Stadio Olimpico.

I soci si opposero inizialmente all’idea, in quanto la pista d’atletica andava a rompere quell’unione fra i tifosi e i giocatori, che nel Sarrià era fortissima.

Il 21 giugno 1997 fu disputato l’ultimo incontro allo stadio, con l’Espanyol che, vincendo per 3-2 contro il Valencia, si salvò all’ultima giornata.

Dopo poco tempo venne dato il via al processo di demolizione dell’opera, e oggi vi sorge un nuovo complesso immobiliare, poiché il quartiere da sempre era una zona di prestigio della città.

Al posto dello stadio c’è il Jardins del Camp de Sarrià, un parco pubblico.