Dal 25 al 27 ottobre a Campo Lomaso e Dasindo, nel cuore del Trentino Alto Adige, c’è la grande Festa della Patata.

Questo evento è un omaggio alle Montagnine, le patate di montagna trentine coltivate nel Lomaso e nel Bleggio, conservate al naturale senza il supporto di trattamenti antigermoglianti, proposte nelle varietà precoci e tardive, che si prestano alle ricette più gustose.

Ma come si è arrivati a coltivare la patata in un luogo come il Trentino Alto Adige?

La patata fece la sua comparsa in Trentino nell’Ottocento, ma solo dopo la prima guerra mondiale iniziò a essere coltivata in modo massiccio, in particolare in Val Giudicarie.

Oggi la patata da consumo è coltivata nelle Giudicarie Esteriori e in Val di Gresta, oltre che nella Piana di Storo, la Valle di Cavedine, l’Altopiano della Vigolana e l’Alta Val di Non, dove affianca le mele locali.

Da sempre la pataticoltura trentina si caratterizza per le ridotte dimensioni aziendali e per la gestione diretta dell’azienda a livello familiare, coltivate con tecniche sempre rispettose dell’ambiente, che seguono la produzione integrata e sono sistematicamente aggiornate, in base alle nuove conoscenze tecniche che emergono dalla sperimentazione e dalla normativa del 2014.

Negli ultimi anni è stato dimostrato che le patate di montagna sono più salubri perché contengono una quantità maggiore di vitamina C e una minore concentrazione di glucosio.

Le Montagnine sono commercializzate soltanto dall’autunno alla primavera, seguendo il ciclo delle stagioni, e vengono conservate al naturale, senza trattamenti chimici, sfruttando le temperature basse della Valle.

Questa festa è una golosa opportunità per chi ama degustare la patata, tra show cooking, visite alla casa della patata, AgriArt: l’arte in su un cassone, serata musicale, laboratori per bimbi e molto ancora.

Da non perdere una piacevole passeggiata lungo il Sentiero della Patata per conoscere la zona di produzione della patata tra stradine di campagna, borghi rurali e campi coltivati, prevista per domenica 27 ottobre alle 10, con il pranzo e il ritorno che si terranno verso le 12.