Il Natale in Basilicata è tradizioni, dolci delle feste, profumi e sapori della buona cucina locale, pranzi con la famiglia riunita, ritrovi in piazza per lo scambio degli auguri, oltre a una lunga tradizione di presepi viventi.

Piccoli borghi e centri storici sono un ottimo scenario in cui rievocare la Natività, come Sant’Angelo le Fratte, Muro Lucano, Filiano, Tursi, Tolve, Castelluccio Inferiore e Viggianello, con costumi che richiamano un passato lontano.

Dal 2010 a Matera è organizzato il Presepe Vivente nei Sassi, con quattrocento figuranti che affollano le stradine, i vicoli e le piazzette del sito Patrimonio dell’Unesco, in un contesto che va dagli antichi mestieri ai soldati ai venditori di merci varie alla scena della Natività, rappresentata in una grotta naturale all’interno del Sasso Caveoso, dove la Vergine Maria su un asinello in compagnia di Giuseppe.

L’arte presepiale è molto diffusa in tutto il territorio lucano, con splendide ricostruzioni della nascita di Gesù in terracotta, ceramica, cartapesta, pietra e sughero.

Alcuni dei presepi più belli sono esposti ogni anno a Potenza, all’interno delle scale mobili di Viale Dante, per la mostra-concorso In viaggio tra i presepi, che dal 2014 ha anche una sezione espositiva a Matera, nella Chiesa di Sant’Anna.

Ad Anzi è custodito un presepe poliscenico stabile, quarto in Europa dopo quelli di Grottaferrata (Roma), Messina e Taragona (Spagna), ideato in gesso da artisti locali alla fine degli anni Novanta e riproduce, all’interno di paesaggi lucani, con dieci scene dall’annunciazione di Maria fino all’infanzia di Gesù.

Castronuovo di Sant’Andrea ospita dai primi anni Ottanta un circuito itinerante di presepi, che nel 2014 ha visto l’apertura del Museo Internazionale del Presepio Vanni Scheiwiller, allestito nell’antico Rione Manca.

Tra grotte e cantine il visitatore può ammirare 200 opere presepiali italiane e straniere di diversa fattura, realizzate da artisti e da artigiani dell’area lucana, pugliese, calabrese, siciliana, napoletana e sarda.

Una tradizione secolare, in particolare a Nemoli e San Fele, è il falò di Natale, che assolve la funzione simbolica di riscaldare il Bambinello, proteggendolo dal freddo e dal gelo.

A San Fele è acceso  tutto il giorno di Natale e lo spegnimento delle fiamme indica il termine della giornata festiva, mentre a Nemoli il rito vede che alla vigilia di Natale si accatastino in piazza tronchi e legna, per formare il grosso falò che arderà fino al giorno dell’Epifania.

Tra le antiche tradizioni c’è anche quella delle Novene natalizie di Terranova del Pollino, che si ripete ogni anno dal 16 al 24 dicembre, dove gli zampognari percorrono all’alba il centro storico del paese e poi in chiesa accompagnano il rito religioso del rosario cantato e della Santa Messa mattutina.

Ma in Basilicata un valore di primo piano è nella gastronomia, con una tavola imbandita di ricette tramandate da generazioni, per riassaporare i gusti di una volta, che appartengono alla tradizione culinaria lucana e a un mondo contadino e pastorale sempre più lontano.