Il Mercoledì delle Ceneri, primo giorno della Quaresima, che ricorre circa quaranta giorni prima della Pasqua, è la porta d’accesso alla celebrazione della resurrezione, dove si deve osservare il digiuno e l’astinenza dalle carni.

La data del Mercoledì delle Ceneri dipende così dalla data della Pasqua e cade nel periodo che va dall’inizio di febbraio alla metà di marzo.

La specificazione delle ceneri è collegate al rito liturgico che caratterizza la Messa di tale giorno, dove il celebrante pone una piccola quantità di cenere benedetta sulla fronte o sulla testa dei fedeli, che è ricavata dalla bruciatura dei rami d’ulivo benedetti nella Domenica delle Palme dell’anno precedente.

Il significato del gesto è di ricordare la caducità della vita terrena e di introdurre all’impegno della Quaresima.

Ma l’uso di imporsi le ceneri sulla testa in segno di penitenza era praticato già nell’Antico Testamento ed era conosciuto anche dai pagani, mentre la penitenza al principio della Quaresima era nell’antichità mostrata ai fedeli con l’espulsione dei pubblici penitenti da parte del vescovo.

Fu nel pontificato di San Gregorio Magno che si cominciò il digiuno quaresimale nel mercoledì precedente la prima domenica di Quaresima,  chiamato caput ieiunii, cioè inizio del digiuno, o caput Quadragesimae, l’inizio della Quaresima.

Secondo i riti cristiani del VII secolo, i penitenti si presentavano ai sacerdoti, confessavano i propri peccati, se gravi e pubblici e ricevevano dal penitenziere una veste ruvida cosparsa di cenere, per poi ritirarsi in qualche monastero allo scopo do compiere la penitenza imposta. Durante tutta la Quaresima, fino al Giovedi Santo, giorno della riconciliazione, i penitenti rimanevano sottoposti a una serie di diversi esercizi di penitenza.

Con la scomparsa della penitenza pubblica ci fu l’usanza che il clero e i fedeli si facessero imporre nel mercoledì delle ceneri le ceneri sulla testa come un segno di penitenza, prescritto poi dal Concilio di Benevento del 1091.

Invece le orazioni per la benedizione delle ceneri risalgono al X secolo e sono documentate nell’Ordo Romanus, con una serie di canti che sono quelli delle processioni di penitenza e della Quaresima.

Fu verso l’XI secolo che a Roma il papa, i membri del clero e il popolo celebravano il mercoledì delle ceneri dapprima nella chiesa di Sant’Anastasia, e, dopo l’imposizione della cenere, al canto delle litanie, in abiti di penitenza e a piedi nudi, si recavano alla basilica di Santa Sabina sull’Aventino, dove, nel piccolo cimitero, il papa recitava un’orazione, mentre il coro cantava il responsorio Immutemur, rimasto in uso fino al Concilio Vaticano II, poi incominciava la Messa.

Di questo rito è rimasta, fino alla riforma liturgica, la fermata del papa in quella basilica nel giorno delle Ceneri.