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Uno su mille ce la fa…. E lui c’è riuscito, almeno tre generazioni d’italiani conoscono le sue canzoni e quel suo sorriso da bravo ragazzo.

Nato l’11 dicembre 1944 a Monghidoro, Gianni Morandi già a dodici anni era una celebrità della provincia bolognese, amato dalle madri affascinate dalla musica e ragazzine conquistate dalla sua aria pulita.

Nel 1961, lasciata la scuola, fondò un gruppo musicale e nel 1962 vinse il Festival di Bellaria.

Dopo un provino alla RCA arrivarono i primi, storici 45 giri, ancora oggi suoi cavalli di battaglia, come Andavo a cento all’ora o Fatti mandare dalla mamma, che non solo sono lo specchio di un’epoca ma anche il ritratto di uno stile di vita.

La consacrazione vera e propria arrivò però nel 1964 con la vittoria al Cantagiro con un’altra hit del suo repertorio, In ginocchio da te.

Nel 1966 Morandi sposò Laura Efrikian ma l’anno dopo fu costretto a partire militare, un evento che venne seguito dai giornali di gossip con grande apprensione, con una ferma anche alla caserma Nino Bixio di Pavia.

Nel 1968 Gianni, in forma che mai, vinse la storica trasmissione Canzonissima della Rai con Scende la pioggia, cover di Eleonore dei Turtles.

In seguito il cantante conobbe un momento di crisi, coinciso con il decennio degli anni Settanta, dove il clima di contestazione imperante non si conciliava con le sue canzoni, lontane dall’impegno e dalla politica.

Ma Morandi negli anni Ottanta ritrovò la sua strada con alcune apparizioni a Sanremo, ma fu soprattutto con la partecipazione del 1987 con Umberto Tozzi ed Enrico Ruggeri che vide la loro vittoria con Si può dare di più, che la carriera di Gianni riprese la corsa.

La sua rinascita si compì interamente negli anni Novanta, con nuovi dischi di successo con altri grandi artisti e grazie ai tour studiati per essere il più possibile vicino alla gente, con Morandi che cantava su una specie di piattaforma circondata dal pubblico, seduto a pochi centimetri da lui. Morandi, leader della nazionale cantanti, artista eclettico e sorprendente, che ha conseguito un diploma di contrabbasso al Conservatorio, nella sua carriera ha conosciuto più volte anche il set cinematografico, come ad esempio nel ruolo di un giovane impacciato in La cosa buffa, tratto dal romanzo di Giuseppe Berto, e ha rispolverato le sue capacità da showman partecipando a fiction e conducendo fortunate trasmissioni tv interamente a suo nome.

A completamento di una carriera musicale e televisiva degna di ogni rispetto, per ben due volte gli è stata affidata la conduzione del Festival di Sanremo.

Grazie Gianni, tanti auguri!