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Il 31 luglio si ricorda la figura di uno dei santi più amati del Rinascimento spagnolo…

Ígnazio Lopez nacque il 24 dicembre 1491 nel castello di Loyola, vicino alla città di Azpeitia, in Spagna, ultimo di tredici fratelli.

A sette anni Ignazio divenne paggio al servizio di Juan Velázquez de Cuéllar, tesoriere del regno di Castiglia, dove visse la sua adolescenza in modo sregolato, senza freni morali.

Nel 1517 si arruolò nell’esercito e, dopo una grave ferita subita durante la Battaglia di Pamplona nel 1521, passò un lungo periodo di convalescenza nel castello del padre.

Durante la degenza lesse numerosi testi religiosi, molti dei quali dedicati alla vita di Gesù e dei santi e, spinto dal desiderio di cambiar vita, si recò in Terra santa, per vivere come mendicante, ma ben presto fu costretto a rientrare in Spagna.

In questo periodo elaborò un metodo di preghiera e contemplazione, basato sul discernimento, cui nacquero gli Esercizi Spirituali, che descrivono una serie di meditazioni, oggi parte fondamentale d della Chiesa cattolica.

Entrato nel monastero di Manresa, in Catalogna, dove praticò un severo ascetismo. Ignazio decise che la Vergine Maria fosse oggetto della sua devozione.

Nel 1528 si trasferì a Parigi per studiare presso l’università cittadina, approfondendo la propria cultura letteraria e teologica, e cercando di coinvolgere gli studenti nei suoi Esercizi Spirituali.

Sei anni più tardi Ignazio riunì a se sei discepoli, il francese Peter Faber, gli spagnoli Francis Xavier, poi san Francesco Saverio, Alfonso Salmeron, James Lainez, Nicholas Bobedilla e il portoghese Simon Rodrigues.

Il 15 agosto 1534 Ignazio e gli altri sei studenti a Montmartre, vicino Parigi, fondarono la Società di Gesù, per vivere come missionari a Gerusalemme o recarsi incondizionatamente in qualsiasi luogo il Papa gli avesse ordinato.

Successivamente il gruppo si recò in Italia nel 1537 in cerca dell’approvazione papale per il loro ordine religioso e Papa Paolo III gli consentì di essere ordinati sacerdoti.

Le tensioni tra l’imperatore, Venezia, il Papa e l’Impero Ottomano resero però impossibile un viaggio a Gerusalemme, così Ignazio e i suoi amici si dedicarono alla preghiera e ala carità in Italia.

Paolo III conferma l’ordine del Gesuiti con la bolla papale Regimini militantis del 27 settembre 1540 Ignazio fu scelto come primo Superiore Generale della Compagnia di Gesù.

Gli Esercizi Spirituali furono pubblicati per la prima volta nel 1548, mentre Ignazio fondava a Messina il primo Collegio dei Gesuiti.

L’ordine dei gesuiti, istituito con l’intento di rafforzare la Chiesa di Roma, fu poi determinante nel successo della Contro-Riforma.

Nel periodo compreso tra il 1553 e il 1555, Ignazio scrisse la storia della sua vita, ma questa, essenziale per la comprensione dei suoi Esercizi Spirituali, rimase per sua volontà segreta per oltre un secolo e mezzo, celata negli archivi dell’ordine.

Ignazio di Loyola morì a Roma il 31 luglio 1556, fu canonizzato il 12 marzo 1622 e la sua tomba si trova nella Cappella di sant’Ignazio della Chiesa del Gesù in Roma.